Piazza del Campidoglio
Detto, fatto. Guido Improta, l’assessore ai Trasporti di Roma Capitale, ha annunciato ufficialmente le sue dimissioni. La notizia era trapelata sabato scorso, quando Il Messaggero aveva scritto: “Nel ginepraio capitolino Ignazio Marino ha adesso un nuovo problema, politicamente molto ingombrante da risolvere: Guido Improta, assessore alla mobilità, lascerà la giunta a fine mese, annunciando «dimissioni irrevocabili» per la «fine di un tagliando» durato due anni“.
«Sono stati due anni molto belli ma anche faticosi: ringrazio il sindaco per l’esperienza che non era prevista ma so di lasciare meno problemi di quelli che ho trovato». Così l’assessore capitolino ai Trasporti Guido Improta riguardo le sue dimissioni. «La mia esperienza era a termine e questa era una cosa nota e l’avevo detto in tempi non sospetti: aderisco alla richiesta del presidente Orfini e del vicepresidente nazionale Serracchiani a non far assumere significato politico a una scelta personale», ha aggiunto. Improta – che non è nella Giunta Marino una pedina come le altre: già sottosegretario nel governo di Mario Monti, è vicino al premier Renzi – ha spiegato che «per lealtà verso Marino e per il rispetto nei confronti del premier, cui mi lega un rapporto di amicizia e stima, chiarisco che non c’è nesso di causa-effetto» tra la scelta di lasciare la giunta ed essere «una delle centinaia di migliaia di persone che ha votato Renzi alle primarie», specificando che «non c’è stata alcuna telefonata da parte di Renzi: siamo cittadini adulti e sarebbe complicato se il premier dovesse chiamare tutti quelli che si riconoscono in lui».
Ironico il Codacons sulle parole dell’assessore alla mobilità e trasporti che motivano il suo commiato: «Saranno stati anche due anni bellissimi per l’Assessore capitolino ai Trasporti Guido Improta, ma non possiamo non ricordare come in questi due anni siano stati commessi anche molti errori, specie sul fronte della mobilità, corretti nelle aule di giustizia», scrive in una nota il presidente dell’associazione Carlo Rienzi. «Basti ricordare le delibere sugli aumenti tariffari per le Ztl e quelle per le strisce blu, palesemente sbagliate, al punto che entrambi i ricorsi presentati dal Codacons sono stati accolti dal Tar del Lazio, annullando le decisioni del Campidoglio. Questo perché le politiche dell’amministrazione sulla mobilità degli ultimi due anni erano caratterizzate da lacune ed eccessi che violavano i diritti dei cittadini, costringendo il Codacons al ricorso in tribunale», ha spiegato l’avvocato Rienzi.
Ma l’assessore Guido Improta non sarà ricordato solo per i ricorsi accolti dal Tar, soprattutto – dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma, già assessore ai Trasporti nella Giunta Alemanno – bensì per “le inchieste della Corte dei conti, a seguito di alcune sue scelte. In primis, la pedonalizzazione dei Fori; poi arriviamo all’atto attuativo per la metro c: provvedimento che avrebbe costretto il Campidoglio a pagare 90 milioni in più. E ancora: 50 mln in più per sicurezza e pulizia, sempre a carico del Comune e i costi del collaudo, sempre a spese dell’amministrazione. I giudici contabili stanno poi valutando la nomina di De Paoli a capo del personale Atac. Infine, c’è il rischio che la stessa Corte dei Conti possa verificare anche la nomina del dg Micheli, sempre in Atac, visto che non avrebbe i requisiti richiesti, essendo già in pensione”. “E non finisce qui – continua Aurigemma – alcune sue scelte hanno causato il taglio di circa il 30% delle linee del trasporto pubblico su gomma, soprattutto in periferia. Tutto ciò rappresenta un valido elemento per cui, di sicuro, non ci dimenticheremo dell’operato dell’assessore Improta”. Soprattutto, qualora, in caso di sentenza della corte dei conti, fossero i cittadini a doversi ricordare di Improta dovendo pagare le decisioni scriteriate del Campidoglio”.Comunque, per Ignazio Marino sulla testa del quale da ieri pendono anche le dimissioni dell’assessore al bilancio Silvia Scozzese, quest’altra grana non ci voleva proprio. E’ vero che solo questa mattina il commissario del Pd romano, Matteo Orfini, aveva prontamente smentito le “indiscrezioni di stampa” che davano per persi due dei pezzi più grossi della giunta capitolina: “Non c’è l’intenzione dei due assessori di dimettersi. Innanzitutto non si sono dimessi. Improta e Scozzese sono solidamente al loro posto e stanno facendo il loro lavoro. Faremo il punto insieme dopo la relazione di Gabrielli” aveva assicurato Orfini. Ma i tempi si stanno clamorosamente accorciando, tanto che il primo cittadino ha dovuto convocare per questo pomeriggio “una riunione per affrontare gli ultimi sviluppi che stanno interessando il Campidoglio”: dalla seconda ondata dell’inchiesta Mafia Capitale alle dichiarazioni del premier Matteo Renzi nei confronti del sindaco Marino alla questione del Mef sul salario accessorio fino alle imminenti dimissioni dell’assessore alla Mobilita’, Guido Improta.
Rimaniamo dunque in attesa di conoscere l’esito delle decisioni che scaturiranno da questa riunione, al momento in corso.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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