“Non ci cascare” è la nuova campagna informativa sul divieto all’accesso al tabacco dei minori e la prevenzione del fumo minorile.
“Sostenere questa iniziativa e rispettare il divieto di vendita dei tabacchi ai minori di 18 anni significa, per la nostra categoria, rafforzare ulteriormente l’esclusiva di vendita sulla quale si sostengono le nostre attività e confermare il nostro ruolo di presidio della salute dei minori”.
Lo dichiara la Fit, Federazione Italiana Tabaccai che insieme al Moige, Movimento genitori, presenta da oggi la nuova campagna informativa finalizzata a sensibilizzare tabaccai, clienti e genitori al rispetto delle norme che allo stato attuale vietano la vendita di tabacchi ai minori di anni 18 e che, a tal fine, ove l’ età non sia manifesta, impongono al tabaccaio l’ obbligo di richiedere il documento d’ identità e al cliente di esibirlo.
La legge (decreto Balduzzi 9 settembre 2012) parla chiaro: chi trasgredisce rischia una sanzione da 250 euro a 1.000 euro nei casi di prima violazione e da 500 euro a 2.000 euro, con sospensione per tre mesi della licenza, a partire dalla seconda violazione. La mancata esibizione del documento d’ identità da parte del cliente comporta il rifiuto legittimo della vendita delle sigarette.
Sono 36mila le tabaccherie italiane associate a Fit, che, a partire da oggi, distribuscono il materiale informativo e sono riconoscibili dall’ esterno mediante un’ apposita vetrofania con l’ immagine di una maschera senza identità che mette in guardia i venditori con un claim molto chiaro: “Non ci cascare – La vendita di tabacco è vietata ai minori di 18 anni”.
Il progetto è realizzato con il patrocinio dell’ Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e il contributo di British American Tobacco Italia, Imperial Tobacco Italia, JT International Italia S.r.l., Philip Morris Italia S.r.l. e Logista Italia, a conferma che la prevenzione all’ accesso al tabacco per i minori di 18 anni è un impegno che richiede la collaborazione di tutti: filiera produttiva, tabaccai, istituzioni e famiglie.
“Siamo convinti che più che la legge, siano proprio le campagne di sensibilizzazione a far breccia nella coscienza di tutti”, dichiara Giovanni Risso, presidente della Fit. “La tutela dei minori dal tabacco è un dovere di tutti”, sostiene Maria Rita Munizzi, presidente nazionale Moige. L’Associazione Genitori, con il patrocinio scientifico della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), ha portato avanti nei mesi scorsi una campagna ininerante per la lotta al fumo minorile. Otto le Regioni raggiunte e circa 54mila persone coinvolte.
Secondo i dati forniti dall’OMS, i minori che fumano già a 11 anni costituiscono il 4 per cento dei ragazzi, a 13 anni il 14 per cento e a 15 il 33 per cento. I ragazzi di 11 anni che fumano ogni giorno sono il 4%, una volta alla settimana il 14%, meno di una volta alla settimana il 33%
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