Accordo trovato sul quadro del meccanismo unico europeo di risoluzione delle banche in fallimento.
In nottata i rappresentati del Parlamento europeo e il Consiglio Ue hanno raggiunto un’ intesa sulla struttura del sistema per consentire la chiusura ordinata degli istituti bancari in crisi, secondo pilastro dell’ Unione bancaria europea.
“Sarà probabilmente il cambiamento più importante per l’ Unione europea dopo l’ introduzione dell’ euro”, ha dichiarato Mario Draghi, presidente della Bce, nel corso di un’ audizione al Parlamento europeo a Strasburgo. Il meccanismo è “di fondamentale importanza” e “occorre trovare rapidamente un accordo entro la fine della legislatura”, il prossimo maggio. Con l’ approvazione dei vari pilastri dell’ Unione bancaria, ha aggiunto Draghi: “avremo un insieme di regole più forte e nuovi strumenti per la risoluzione delle istituzioni finanziarie, con uno schema di garanzia dei depositi più solido”, ha aggiunto.
All’intesa raggiunta a Strasburgo nei prossimi giorni seguirà l’accordo finale – lo ha assicurato il commissario Ue al Mercato interno, Michel Barnier – sulle nuove regole dello schema di garanzia dei depositi e del meccanismo unico di risoluzione.
Martedì 17 dicembre è prevista sul tema una riunione dell’Eurogruppo, seguita il giorno dopo da un Consiglio Ecofin dove si cercherà l’intesa sul secondo pilastro dell’ Unione bancaria. Il 19 e 20 dicembre, infine, l’ accordo dovrebbe essere esaminato dal vertice Ue dei capi di Stato e di governo.Il meccanismo unico di risoluzione bancaria.
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