Novanta arresti questa notte tra Lazio, Campania e Toscana. Sequestrati beni per 250 milioni di euro e le pizzerie del centro.
Maxi-blitz anticamorra questa notte di Carabinieri, Polizia, e Guardia di finanza con 90 arresti fra Lazio, Campania e Toscana. Sequestrati beni, fra immobili e denaro contante, per 250 milioni. A Roma una persona, colpita da ordinanza di custodia cautelare, per evitare l’arresto si è buttata dalla finestra all’arrivo della polizia ed è morta sul colpo.
È la più vasta operazione finora condotta contro il potente clan della camorra dei Contini, ritenuto fra quelli storicamente egemoni nel centro storico di Napoli.
Nella Capitale i carabinieri del Comando provinciale di via in Selci stanno procedendo in queste ore al sequestro di oltre 20 locali, fra pizzerie e ristoranti in gran parte della catena “Pizza Ciro” e Ciro pizza”, collegati al riciclaggio e al racket delle famiglie camorriste. I locali si trovano tutti in vie centralissime di Roma, frequentate da migliaia di turisti: via della Mercede, via della Vite (in pieno Tridente storico), via della Pace e via Zanardelli. Dopo il sequestro ordinato dalla Procura, finiranno tutti in amministrazione controllata.
L’inchiesta è coordinata dal procuratore nazionale antimafia Franco Roberti e diretta dalla Dda di Napoli, diretta da Giovanni Colangelo, in collaborazione con le Dda di Roma e Firenze. Le ordinanze di arresto sono state emesse dalla Procura di Napoli. Al centro dell’indagine le operazioni di reinvestimento dei proventi di gruppi camorristici legati al clan Contini in imprese e operazioni economiche a Napoli e in altre zone della Campania, a Roma e in Toscana.
La famiglia Contini, una delle più forti e influenti nel mondo della camorra, trae i proventi da traffico di droga, estorsioni e riciclaggio. Per dare un’idea della loro pericolosità, il fondatore del clan, Eduardo Contini, all’atto dell’arresto (2007), gestiva un vero impero economico, e compariva nella lista dei 30 ricercati più pericolosi d’Italia. Anche il successore alla guida del clan, Paolo Di Mauro, era inserito nell’elenco 30 latitanti più pericolosi d’Italia, al momento dell’arresto nel 2010.
Marcello Viaggio - Giornalista, ha esordito nel 1995 sulla rivista Italia Settimanale, con Marcello Veneziani. Dal 1998 al 2010 ha scritto sul quotidiano Il Giornale, con Andrea Pucci, oggi Vice-direttore del Tg5, e Claudio Pompei. Dal 2010 al 2011 ha scritto su Libero, in stretta collaborazione con il vicedirettore Franco Bechis. E’ stato opinionista fisso alla Tv della Libertà dell’on. Maria Vittoria Brambilla. Nell’agosto 2012 ha aperto sul web il portale NoiRoma2013.
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