Strauss –Kahn non ci sta: la vendetta del “mezzo maiale”

Vi ricordate la storia del “mezzo-maiale e mezzo uomo” che è costata la reputazione dell’ ex Direttore del Fondo Monetario Internazionale  Dominique Strauss-Kahn, a causa delle dichiarazioni tutt’altro che gentili sottoscritte dall’ex Marcela Iacub nel suo libro “belle et Bete”? Avevamo anticipato una guerra legale. E così è stato. Gli avvocati di Dsk, Richard Malka e Jean Veil, portando il caso davanti al giudice, hanno annunciato che chiederanno improrogabilmente il sequestro del libro. Ma non prima di aver presentato denuncia contro la Iacub e la casa editrice Stock per l’ attacco alla vita privata di Strauss-Kahn. È battaglia ad armi pari a questo punto: l’ex direttore del FMI proprio non ci sta a sentirsi dare del “mezzo- maiale spinto dalle pulsioni più abbiette”, nonché “cagnolino di una moglie ricca, ormai ex, che sognava di essere la premiere dame all’ Eliseo prima che lui venisse travolto dall’ accusa di stupro di una cameriera di New York”.

La furia di Strauss- Khann si è fatta sentire con ogni mezzo, a partire dalla dura lettera di accusa contro Le Nouvel Observateur  definito da lui stesso come “il grande giornale della coscienza di sinistra, che si presta ad un’ operazione che dà la nausea”.

L’ ex direttore del Fmi ha poi bollato l’ opera come un “abominio” e ha chiedesto 100mila euro di danni alla Iacub e alla Stock, casa editrice del libro “peccaminoso” .

Per scoprire le evoluzioni della bizzarra faccenda, non ci resta che aspettare la prossima puntata.

Alessandra Angeletti