Con 946 sezioni scrutinate su 1836 Francesco Pigliaru è avanti con il 43,31 % e, salvo sorprese dell’ultim’ora, dovrebbe essere il nuovo governatore della Sardegna. Cappellacci al momento è secondo con il 38,6%. Ferma al 10,45% Michela Murgia. Il candidato del centrosinistra avrebbe battuto il presidente uscente di centrodestra, Ugo Cappellacci, indietro di 6 punti. I dati stanno arrivando a rilento: i componenti delle sezioni hanno dovuto, prima del conteggio, verificare il numero dei votanti. Non sono mancate le polemiche. Il popolo del web è infuriato per la lentezza con cui procede lo scrutinio. Domenica, nell’unica giornata in cui si è votato per le regionali, si sono espressi appena 774.917 elettori, cioè uno su due degli aventi diritto, secondo l’ultimo aggiornamento sull’affluenza diffuso lunedì mattina dalla Regione. Il dato finale è del 52% «Se lo spoglio procede con questo ritmo, ci vorranno 690 ore, circa 280 giorni». «In Sardegna lo spoglio va così a rilento che farà prima Matteo Renzi a diventare presidente della Repubblica», sono alcuni dei commenti su Twitter.
Congratulazioni e soddisfazione espressa Gianni Cuperlo, leader della minoranza Pd: ”Voglio esprimere grande soddisfazione per la vittoria di Francesco Pigliaru alle elezioni regionali sarde. Soddisfazione per lui e per il Pd che torna protagonista del governo della Sardegna chiudendo la stagione della destra che male ha fatto a quella ragione. Ora bisogna cambiare. Certo l’ affluenza sempre piu’ bassa e’ un problema che chiama in causa la politica e che deve interrogare anche chi governera’ la Sardegna. Io mi auguro che le capacita’ di Pigliaru e di chi insieme a lui guidera’ la regione riescano a rimotivare i cittadini sardi che hanno bisogno di segnali forti per ritrovare una fiducia che la crisi sociale ed economica ha fortemente indebolito”.
Preoccupante l’astensionismo. L’affluenza alle urne è stata de 52,23%.«Un dato mai visto a questi livelli in una competizione regionale in Sardegna – ha sottolineato Barracciu – Deve far riflettere tutti i partiti, evidenzia la sfiducia che i cittadini hanno nei confronti della politica». Parla chiaramente di un testa a testa Pigliaru-Cappellacci, la parlamentare del Pd Romina Mura. «Il voto si è polarizzato sulle due proposte – ha commentato – La proposta della Murgia, secondo quanto emerge da questi primi risultati, non ha fornito i dati sperati, questo dimostra che i sardi si vogliono confrontare con proposte serie».
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