L’esame stub effettuato sulla mano di De Santis, un esame strumentale condotto con guanto di paraffina per trovare particelle di polvere da sparo, ha dato esito negativo.
Sono state rinvenute, infatti, due particelle di polvere ma, perché l’esame sia positivo, ne sarebbero occorse tre. De Santis rimane, comunque, indagato per tentato omicidio in quanto, per la Procura, la presenza delle due particelle renderebbero il soggetto “compatibile con materiale da sparo”. Potrebbe trattarsi di un eventuale altra arma da fuoco sinora non rinvenuta ma anche del materiale pirotecnico che l’uomo, stando alle testimonianze raccolte e ai filmati a disposizione degli inquirenti, avrebbe scagliato contro i tifosi del Napoli. La Procura, dunque, tiene fermo l’impianto accusatorio e chiede il carcere per De Santis: a inchiodarlo, dunque, la testimonianza di tre tifosi azzurri presenti al momento della sparatoria e ritenuti attendibili. De Santis, per chi indaga, ha impugnato la Beretta 7,65 e ha esploso colpi nei confronti dei partenopei. E proprio sull’arma, dopo lo stub negativo, verranno effettuati ulteriori esami per cercare di individuare impronte digitali utili alle indagini. Di certo, il De Santis non era solo e, con lui, altri tre uomini. Prende così corpo l’ipotesi dell’agguato. Oggi ne sapremo di più.
Intanto, l’annunciato pugno di ferro comincia a sortire i primi effetti: Daspo di 5 anni per Genny ‘a carogna, il capotifoso della curva A del Napoli, le cui immagini, a cavalcioni della balaustra della curva Sud dell’Olimpico mentre discute con Hamsik hanno fatto il giro del mondo. Il leader dei Mastiffs è ritenuto responsabile della violazione della normativa in tema di “striscioni o cartelli incitanti alla violenza o recanti ingiurie o minacce” e di “scavalcamento e invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive”. Gli costeranno, quindi, molto care sia la maglietta recante la scritta “Speziale libero” sia l’aver abbandonato il proprio settore per salire sulla cancellata. “De Tommaso – ha dichiarato il ministro Alfano – è stato anche denunciato all’autorità giudiziaria per rispondere di istigazione a delinquere, partecipazione a fatti di violenza e superamento di barriere”. Un provvedimento di Daspo, ma di 3 anni, è stato disposto anche nei confronti Massimiliano Mantice, l’altro ultrà azzurro che si era issato sulla cancellata. Fatale, anche per lui, l’aver abbandonato il settore dei tifosi partenopei. Mantice è uno dei leader della curva B del S. Paolo.
Per quanto riguarda le condizioni di salute di Ciro Esposito, l’ultimo bollettino medico, diramato alle 11 di oggi dal Policlinico Gemelli ove il ragazzo è ancora ricoverato, recita: “Condizioni che rimangono critiche anche se c’è stato un lieve miglioramento”. Ricordiamo che il ragazzo, che sembrava non esser più a rischio vita, è poi notevolmente peggiorato ieri e ha subito l’asportazione di una parte del colon.
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