Finmeccanica: Guarguaglini ai domiciliari

L’ex presidente di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare con cui il gip di Napoli, Francesco De Falco Giannone, ha disposto gli arresti domiciliari. L’arresto è stato effettuato oggi dalla Guardia di Finanza di Napoli.  L’ipotesi di reato è associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Difatti, secondo la tesi dell’accusa, Guarguaglini sarebbe stato parte di un sistema congegnato per raccogliere fondi neri destinati a suoi referenti politici.

La Procura di Napoli aveva già avanzato analoga richiesta di provvedimento restrittivo lo scorso anno, ma il gip l’aveva rigettata. Cosa ha spinto il giudice a mutare il proprio orientamento? La raccolta, da parte degli inquirenti, di materiale probatorio ulteriore rispetto alle intercettazioni già esaminate in occasione della precedente richiesta. In particolare, decisive sarebbero state alcune testimonianze, tra cui spicca quella della segretaria storica (oltre 11 anni di collaborazione) dell’ex presidente di Finmeccanica, Patrizia Silverio. La ricostruzione offerta dall’ex collaboratrice di Guarguaglini avrebbe confermato la corresponsione allo stesso di una “mazzetta” di circa 800mila euro cash. Soldi che l’ex presidente di Finmeccanica avrebbe ricevuto da parte dell’imprenditore Vincenzo Bernardino Angeloni per remunerare politici vicini al colosso industriale. Secondo il racconto della Silverio, i contanti sarebbero stati consegnati all’interno di un borsone della società di calcio dilettantistica “Pescina Valle del Giovenco” nel maggio 2010. La donna, però, non sarebbe stata in grado di specificare l’identità di chi aveva materialmente effettuato la consegna, se lo stesso Angeloni o il presidente della squadra, Sabatino Stornelli, ex amministratore delegato di due società appartenenti alla galassia Finmeccanica, ovvero la Selex e la Sicos.