Apre il sipario la stagione 2013 della F.1 in Australia e, dopo un weekend tormentato dal maltempo con le qualifiche spostate a ridosso della gara per via di uno dei tipici nubifragi che si abbattono down under, si possono fare almeno quattro considerazioni: 1) Kimi Raikkonen, il vincitore del GP, un ruolo da protagonista in questo Mondiale già se lo sta ritagliando anche grazie ad una vettura, la rinnovata Lotus, che è veloce, affidabile e può contare su un box di prim’ordine quanto a strategia di gara ( decisive risulteranno, al tirar delle somme, le due soste effettuate in luogo delle tre che hanno rallentato la marcia della concorrenza); 2) la nuova Ferrari F138 paga ancora dazio nei confronti del Red Bull sul piano della velocità pura sul giro secco, ma alla distanza e sul passo vale tranquillamente la scuderia anglo-austriaca e Massa, dopo un 2012 da dimenticare, può essere quella seconda guida che a Maranello tutti attendevano di ritrovare; 3) Vettel non ha certo iniziato nel migliore dei modi e non tanto per il terzo posto finale, quanto perché, dopo aver vanificato il vantaggio iniziale della pole, non ha mai dato la sensazione di poter insidiare Raikkonen e Alonso; 4) alla McLaren dovranno ancora lavorare e parecchio. Al pronti via, si capiscono subito due cose: che per Webber non sarà giornata sul circuito di casa e che Alonso il più grande specialista in partenze che vi sia sul circuito attuale. Non una novità. Ma l’australiano rotolato in un amen in settima posizione va oltre le più fosche previsioni. Chi monta le gomme super soffici va subito in sofferenza e presto si assiste alla prima girandola di pit stop che rivoluziona la corsa dopo che, per un giro, si era potuto assistere allo spettacolo di due Ferrari al comando con Massa davanti al compagno di squadra. Approfitta del caos delle soste l’autentica rivelazione della gara, il tedesco Sutil alla guida della troppo sottovalutata Force India. Comunque, un fuoco di paglia. Uno dei momenti topici del GP è stato però il sorpasso effettuato, sfruttando il gioco delle soste, da Alonso ai danni di Vettel che non lo insidierà più sino alla fine. Un capolavoro di strategia più che di guida ma per quest’ultima basti chiedere ad Hamilton beffato in avvio proprio dal pilota asturiano, autore di un sorpasso da urlo. Il duello verrà replicato, una volta spenta la fiammata-Sutil, al 32° giro e a prevalere sarà ancora l’iberico. In testa, però, era andato Raikkonen e il battistrada non cambierà più fino alla fine. Resta il curioso siparietto del doppiaggio molto laborioso di Pic da parte di Alonso, a fine gara piuttosto irritato per il tempo inutilmente perso nella manovra protrattasi ben oltre il necessario. A vincere, dunque, è stato “Iceman”, l’enigmatico 34enne finlandese, ex ferrarista, e a Maranello ricordano ancora perfettamente che proprio in “rosso”, nel 2007, Kimi iniziò alla grande vincendo qui in Australia. Alla fine si laureò campione del Mondo. Poi, momenti alterni, anche difficili, con la decisione di passare due anni sugli sterrati dei rallies, salvo tornare in F.1 l’anno scorso. Ora, pensare ad un Raikkonen in grado di rivincere il Mondiale pare un azzardo eccessivo, ma lui è un pilota vero e la sua Lotus va presa sul serio perché non sarà la vettura più veloce del “circus” ma i suoi uomini hanno dimostrato di aver compreso l’importanza della gestione degli pneumatici. Non un mero dettaglio. Il prossimo capitolo si chiama Malesia, già domenica prossima. Tracciato completamente diverso da quello australiano, temperature che si annunciano diverse per condizioni di gara e di guida altrettanto differenti. Si registreranno altre sorprese in un campionato che vede, comunque, la Ferrari già in testa nella classifica costruttori?
D.P.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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