Dopo nove anni il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha rassegnato le dimissioni. Lo ha fatto con una lettera inviata al segretario generale del Quirinale Donato Marra, ai presidenti di Camera e Senato e al presidente del Consiglio. Ora Napolitano, dopo aver ricevuto al Colle gli onori militari nel cortile d’onore, potrà spostarsi con la moglie Clio nella sua abitazione di via dei Serpenti nel rione Monti, dove già è stata organizzata una piccola festa di bentornato dai residenti del quartiere. Da oggi il Presidente, come tutti i Presidenti emeriti, avrà poi a disposizione uno studio, lo stesso che fu di Oscar Luigi Scalfaro, accanto a quello di Carlo Azeglio Ciampi, al quarto piano di Palazzo Giustiniani, alle spalle di palazzo Madama.
“Certo che sono contento di tornare a casa”, ha confessato ieri il Presidente a una bambina che gli ha rivolto una domanda in piazza del Quirinale, durante una manifestazione della polizia. “Qui si sta bene, è tutto molto bello – ha aggiunto – ma è un po’ una prigione. A casa starò bene e passeggerò”. A RaiNews24, ha invece dichiarato: “L’augurio al Paese è che sia unito e sereno. Anche perché viviamo in un mondo molto difficile. Abbiamo visto nei giorni scorsi cosa è successo in un Paese vicino e amico come la Francia. Siamo molto incoraggiati dalla straordinaria manifestazione di Parigi però, insomma, sempre essendo attenti a stare in guardia e a non fare allarmismo, dobbiamo essere molto consapevoli della necessità, pur nella libertà di discussione politica e di dialettica parlamentare, della necessità di un Paese che sappia ritrovare, di fronte alle questioni decisive e nei momenti più critici, la sua fondamentale unità”.
Matteo Renzi con il tweet «#GraziePresidente», così commenta le dimissioni di Giorgio Napolitano già salutato ieri da Strasburgo, dove si è recato in occasione della chiusura del semestre italiano: «un grande Presidente, un grande parlamentare europeo – ha detto il presidente del Consiglio – che continuerà a far sentire la sua voce. Sarà un grande servitore del Paese anche come senatore a vita», dice il premier. Del resto, lo stesso Napolitano, nel suo messaggio di fine anno, aveva fatto capire le sue intenzioni: «Ciascuno faccia la sua parte al meglio. Io stesso ci proverò, nei limiti delle mie forze e dei miei nuovi doveri, una volta concluso il mio servizio alla Presidenza della Repubblica».
Secondo fonti parlamentari di maggioranza, la prima votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai rappresentanti delle Regioni per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica dovrebbe tenersi alle ore 15 del prossimo 29 gennaio. In ‘borsino’ dei favoriti nella corsa al Quirinale, pubblicato su lastampa.it, vede Piero Grasso, presidente del Senato, Piero Fassino, sindaco di Torino, Sergio Mattarella,membro della Corte Costituzionale, e Franco Bassanini, già ministro della Repubblica, ex aequo con il 15% delle preferenze. Seguono Walter Veltroni (10%), che secondo altre voci sarebbe in pole position, Pier Ferdinando Casini (8%), Anna Finocchiaro e Raffaele Cantone (6%), Elena Cattaneo e Romano Prodi (5%).
«Il Presidente della Repubblica ha firmato questa mattina, alle ore 10.35 l’atto di dimissioni dalla carica».E’ quanto si legge nella nota del Quirinale Le sue ultime ore da Capo dello Stato le ha spese per salutare Corazzieri e dipendenti dopo nove anni trascorsi assieme.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy