Nel primo trimestre 2015, l’Italia torna a crescere. Lo prevede l’Istat in una nota mensile sull’andamento dell’economia nazionale.
Nel rapporto si legge: “La variazione congiunturale reale del PIL prevista è pari a +0,1%, con un intervallo di confidenza compreso tra -0,1% e +0,3%”.
Sarebbe il primo trimestre di crescita da tre anni e mezzo. Negli ultimi quattordici trimestri, il PIL era sempre calato o rimasto stabile.
Come si legge nella nota, “I segnali positivi sull’economia italiana si rafforzano”. La tendenza è stata avviata dall’aumento della produzione industriale, registrato a dicembre scorso, e dall’aumento del fatturato del settore servizi rilevato nell’ultimo quarto del 2014.
A questi si è affiancato, a febbraio, il miglioramento delle opinioni e delle aspettative, di consumatori e imprese. Questo segue e rafforza l’aumento della spesa da parte delle famiglie già registrato nell’ultimo trimestre 2014: aumento lieve, dello 0,1%, ma che secondo il rapporto annuncia una tendenza al rialzo.
Nonostante la previsione di segno positivo, sostiene ancora l’Istat, rimangono aree problematiche, a partire dal mercato del lavoro che “non mostra chiari segnali di un’inversione di tendenza”.
In realtà, la domanda interna è ancora in calo (-1,2%), compensato tuttavia dalla crescita della domanda sui mercati esteri (+2,9%).
Da registrare in questo quadro generale il forte ribasso del prezzo del petrolio che avrebbe contribuito a ridurre i costi della produzione industriale, contenendo i prezzi al consumo e quindi l’inflazione.
F.M.R.
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