Conducenti in fuga e vagoni della metro occupati dai passeggeri. Metro A e metro C chiuse. Soppresse in totale quasi il 50% delle corse.
Questo il bilancio del venerdì nero che ha coinvolto i mezzi pubblici della Capitale. Lo sciopero di metro e ferrovie era stato annunciato, ma il bilancio dei disservizi è risultato essere troppo pesante per i pendolari, che hanno occupato un vagone della metro A.
Secondo alcune testimonianze, la protesta sarebbe partita alla fermata di Cinecittà, ma la cosa si sarebbe ripetuta anche alla stazione di Ponte Lungo. Motivo? A quanto pare, il vagone in questione si sarebbe fermato alle 8.15 e non alle 8. 30 (fino alle 8.30 infatti vige la cosiddetta “fascia di garanzia”). A quel punto i passeggeri di Anagnina si sono rifiutati di lasciare il vagone.
Il Codacons di Roma, che difende utenti e consumatori parla di “scene di panico, caos, urla e rissa sfiorata davanti alla quale sono dovuti intervenire le forze dell’ordine e i militari dell’esercito” e sembra essere pronto anche, secondo quanto si legge nella rassegna stampa, “a presentare un esposto alla Procura di Roma e all’Autorità di garanzia degli scioperi per verificare eventuali irregolarità”.
“È già partita un’indagine interna con l’obiettivo di verificare quanto accaduto stamattina e individuare, se ce ne sono, le responsabilità che, al momento, non è ancora possibile chiarire. Il nostro obiettivo è la tutela dei diritti e dei passeggeri e garantire la qualità del servizio”, afferma Enrico Sciarra, direttore della direzione piani e controllo di Atac,
Il problema vero però è un altro: i pendolari sono stanchi. Sono stanchi di stare “come sardine” in un vagone della metro. Sono stanchi dei continui ritardi dei treni regionali, di autubus che non arrivano mai e delle condizioni in cui sono costretti a viaggiare. Con queste premesse e uno sciopero di 24 ore in corso, quanto avvenuto non può sorprendere.
Cosa dovrà accadere perché si decida di prestare finalmente attenzione alle migliaia di pendolari che ogni giorno pagano un biglietto e si aspettano solo di andare a lavoro o a scuola in orario, facendo un viaggio non dico piacevole ma quantomeno umano?
Intanto arriva anche il commento del sindaco di Roma Ignazio Marino che tramite Twitter afferma: “Il diritto di sciopero deve essere garantito ma anche il diritto dei cittadini a muoversi: non accettiamo questi comportamenti”.
Priscilla Muro
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