Tragedia a Orune, paesino nella provincia di Nuoro. Uno studente di 19 anni, Gianluca Monni, è stato ucciso con tre fucilate intorno alle 7.30 di questa mattina, mentre aspettava il pulman per andare a scuola.
“Ero salito sul pullman alla prima fermata, parlavo e scherzavo con i compagni, qualche minuto dopo, all’arrivo alla fermata successiva, abbiamo visto un lenzuolo steso su una persona terra: era Gianluca”, racconta tra le lacrime uno degli amici e compagni di scuola di Gianluca.
Il ragazzo, che frequentava l’Istituto professionale “Alessandro Volta” di Nuoro, “era uno dei più bravi ragazzi della scuola, sia per profitto che per disciplina”, ha detto uno dei suoi professori, “uno studente pacifico, attivo e cordiale con tutti, per lui non ci sono mai stati problemi disciplinari, mai neanche una nota. Per noi è incredibile – prosegue il docente – e sembra una cosa che non possa appartenere a noi”.
I carabinieri della compagnia di Bitti cercano ora di dare una spiegazione a un delitto assurdo, anche nella sua efferatezza: “Non riesco a capire le cause di tanto male. L’unica cosa può essere la maledizione divina a cui non riusciamo a sottrarci. Non ci sono altre spiegazioni”, ha dichiarato il sindaco di Orune Michele Deserra.
L’unica cosa forte che poteva essere capitata – dicono i compagni – e di cui eravamo a conoscenza, è stato un litigio scoppiato con dei ragazzi poco tempo fa, in cui Gianluca ha difeso la sua ragazza”. Quest’ultima, una studentessa del tecnico Agrario di Nuoro, che aspettava il pulman alla fermata successiva di quella del fidanzato, si è subito precipitata sul posto.
La scuola ha sospeso le lezioni: “Per me stamattina è stato necessario stare vicina ai ragazzi per aiutarli a elaborare il lutto – ha affermato Innocenza Giannasi, la preside della scuola di Gianluca – poi verrà il momento della riflessione: bisogna capire il motivo per alcuni giovani possano arrivare a commettere fatti del genere e poi capire come intervenire.
“Questa per noi è la fase del dolore – continua la preside – poi bisognerà fare una riflessione profonda con la speranza che fatti del genere non ne capitino più“.
Domani mattina i ragazzi dell’Istituto professionale “Alessandro Volta” , uniti ai rappresentati d’Istituto di tutte le scuole superiori della città di Nuoro si troveranno davanti all’ingresso della scuola. Poi, allo squillo della prima campanella, si osserverà un minuto di silenzio in ricordo del loro compagno che a breve avrebbe compiuto 20 anni.
“Siamo tutti colpevoli e allo stesso tempo tutti impotenti – ha proseguito il sindaco Deserra – Ma le nostre comunità non possono essere abbandonate a se stesse, bisogna provare a cambiare una volta per tutte”.
P. M.
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