Se il web si fonda sulla socialità perché le relazioni interpersonali rappresentano la principale motivazione per la quale le persone navigano su internet, gli abitanti più giovani della regione Lazio sono in testa alla classifica dei ‘più social’ d’Italia.
Ad appurarlo l’ufficio studi di Confartigianato, nella sua indagine ‘Va’ dove ti porta il digitale’ sul rapporto tra popolazione e internet: uno spaccato impietoso che evidenzia limiti e gap del nostro Paese nei confronti del resto d’Europa in fatto di internet e digitale. In mezzo a numeri e posizioni comunque meno avanzate rispetto ai vicini d’oltralpe, alla regione Lazio spettano “i primi posti come numero di giovani che utilizzano internet” per chattare, andare su un blog, partecipare ad un forum o ad un gruppo di discussione. Come dire, essere inseriti in una rete sociale.
“Sono il 56,5% del totale – spiega la nota di Confartigianato sui dati riferiti al Lazio – e più del 60% va su internet per formare un profilo personale sui social network”. “È molto di più rispetto alla media nazionale, 50% nel primo caso e 57% nel secondo”. C’è un dato però che deve far riflettere: “Solo il 21% degli utenti di internet del Lazio – è scritto ancora nel rapporto – usa la rete per interagire con la pubblica amministrazione, come ad esempio spedire, riempire e chiedere moduli”. E della percentuale che lo fa, il 32% si dice insoddisfatta per quanto riguarda comprensione, utilità e facilità d’uso dei siti della pubblica amministrazione. Un quadro dunque contrastante: se da un lato mostra infatti ampi spazi di crescita nell’utilizzo della rete per i vari facebook, twitter, linkedin eccetera, allo stesso tempo evidenzia notevoli ritardi nella digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.
Se prendiamo poi in considerazione altri dati, per quanto riguarda il commercio elettronico in media in Italia è praticato dal 25% delle imprese con 3-9 addetti. E sono sempre le regioni del Nord le più modernizzate: al primo posto Valle d’Aosta (40%), Trentino (33,7%), Piemonte (29,4%). In questo settore “Il Lazio è in ottava posizione con un discreto 26%”, scrive ancora Confartigianato nella sua indagine sul digitale, perfettamente in linea comunque con la media nazionale che è 25%. “Tuttavia le cifre calano – si osserva nel rapporto – quando si prende in considerazione la quota di popolazione che ha acquistato prodotti o servizi on line: in questo caso il Lazio scende in 14ma posizione con il 33% di compratori online, in linea ancora una volta con la media nazionale (34%)”. Ai vertici della classifica, anche qui il Nord con Trentino (46%), Friuli (42%) e Lombardia (40%). Quest’ultima non è però tanto lontana dalla percentuale laziale, cosa che fa capire come la regione Lazio presenti notevoli margini di crescita sia per chi voglia creare una propria impresa on line, sia per chi cerchi di ampliare il mercato dei propri servizi e prodotti.
Tutto ciò premesso, rimane fondamentale che il nostro Paese si doti in tempi rapidi di una politica industriale per internet. Il Governo ha già annunciato scelte importanti per diffondere la banda larga in Italia; insieme a queste scelte sarà il caso di adottare politiche indirizzate alla diffusione dell’alfabetizzazione digitale nelle imprese e, soprattutto, una decisa politica di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.
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Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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