La procura di Civitavecchia ha aperto un’inchiesta sulle fiamme divampate nel pomeriggio di ieri nei pressi dell’aeroporto di Fiumicino che hanno procurato diversi disagi ai passeggeri. L’ipotesi configurata è che si debba procedere contro ignoti per la natura dolosa dell’incendio. Gli inquirenti sono in attesa di una prima informativa dei vigili del fuoco che hanno operato insieme a forestale e protezione civile per numerose ore e che questa mattina sono ancora in azione per spegnere piccoli focolai che si riattivano nella pineta di Focene. Diversi ettari sono andati distrutti.
All’aeroporto di Fiumicino ci sono ancora code per disagi e ritardi. Le ripercussioni legate all’incendio che ieri ha colpito prima la zona di Pesce Luna e poi la pineta di Focene, non distanti dalla pista numero uno, hanno comportato la sospensione dei voli a partire dalle ore 18, fino alle 2 di questa notte, quando sono decollati due aerei. Tra ieri e oggi cancellati 37 voli Alitalia, 4 per la Sardegna. I passeggeri ‘sardi’ sono rimasti ostaggio dell’aeroporto per circa 8 ore. “Non ci hanno informato subito – raccontano alcuni – non ci hanno detto a che ora saremo ripartiti e se saremmo ripartiti”. Lunghe attese e ritardi anche nella prima mattinata. Il caso più evidente è di un volo Vueling che doveva partire ieri alle 21.40 e che è programmato per le ore 10.
Il ministro dell’interno Angelino Alfano, interpellato sull’ipotesi della natura dolosa dell’incendio si è dichiarato favorevole all’apertura dell’inchiestam che in ogni caso è vincolata alle risultanze degli accertamenti dei vigili del fuoco e degli esperti.”Bene apertura inchiesta da parte della magistratura – ha detto Alfano – Il sette maggio non fu doloso (il rogo al Terminal 3, ndr). Su questo accertamenti rapidi. Si faccia chiarezza”.
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi ha chiamato il ministro dell’Interno per informazioni sulla situazione dell’aeroporto di Fiumicino ed avere immediata verifica da parte delle forze dell’ordine. Se l’incendio fosse effettivamente doloso, sarebbe un atto gravissimo che Renzi – sempre secondo fonti di Palazzo Chigi, sarebbe intollerabile anche per le ripercussioni sul turismo e sull’economia del Paese. E’ la seconda volta che Fiumicino viene messo in ginocchio e questa situazione, concludono fonti di Palazzo Chigi, è intollerabile.
Alitalia si aggancia agli ultimi gravissimi fatti per i quali il traffico aereo ha subito ritardi di notevole entità, per lamentare i danni subiti dalla Compagnia aerea già in conseguenza dell’incendio del 7 maggio: “I danni subiti da Alitalia dalle conseguenze dell’incendio divampato il 7 maggio scorso all’Aeroporto di Fiumicino ammontano a 80 milioni di euro, fino ad oggi”. Si tratta solo, scrive ancora, di “un primo consuntivo” calcolato sulla cancellazione di migliaia di voli. Lo scrive in una nota l’amministratore delegato Silvano Cassano che spiega che il piano di rilancio dell’azienda è complesso e “l’aeroporto di Fiumicino non è ancora un’infrastruttura adeguata a fungere da hub di una compagnia con le nostre ambizioni”. “Se Fiumicino continuerà a puntare su compagnie low cost e servizi mediocri – avverte l’a.d. Cassano – Alitalia sarà costretta a spostare la sua crescita altrove”.
A.B.
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