Vergine e madre: quanto di più sacro diviene inquietante

Meglio sole che male accompagnate: una perla di saggezza popolare che alcune donne prendono talmente sul serio da desiderare di diventare madri senza un compagno e senza aver mai avuto rapporti sessuali, attraverso la fecondazione in vitro.

Almeno in Inghilterra, sempre più donne vi ricorrono. Parola della dottoressa Maha Raghunath della clinica di Nottingham che al MailOnline rivela come “sempre più donne da noi fanno questa scelta”.

Una decisione che suscita numerose polemiche sia da parte di chi sostiene che un bambino debba crescere in una famiglia tradizionale sia di chi, invece, fa notare che, non avendo mai avuto una relazione, potrebbero avere difficoltà a stabilire il corretto legame mamma-bambino.

“Molte non vogliono aspettare di trovare l’uomo della propria vita per fare un figlio e noi veniamo incontro alle loro esigenze” spiega la dottoressa. “E’ il caso di molte mie pazienti che ho seguito di recente. Se saranno brave mamme? Di sicuro più equilibrate ed emotivamente stabili di chi magari ha una relazione difficile in corso e non solo. Di solito, se sono single e in carriera, anche il contesto economico sarà buono”.

Prevale l’idea di un figlio a tutti i costi, quindi, non solo laddove non vi sia il partner ma ancora prima di incontrarne uno, avvalendosi per le necessità del caso delle tecniche di procreazione medicalmente assistita già consolidate. E, insieme, prevale l’egoismo che estromette dalla vita della donna, che sceglie questa strada, qualsiasi rapporto affettivo mantenendo però al centro del proprio progetto di vita un figlio. Un figlio come diritto incoercibile, come prodotto della libertà di autodeterminarsi e soddisfacimento delle proprie ambizioni.

Non è il caso, questo, di commentare con un superficialissimo “contente loro…”. Perché ipotecare la vita di un bambino con l’handicap di farlo nascere già senza padre è da considerare alla stregua di un atto delittuoso.