La situazione italiana non accenna a migliorare. Anzi. Dal report pubblicato oggi dall’Istat “Disoccupati, inattivi e sottoccupati” relativo al 2012, si intuisce chiaramente che la ripresa economica è ancora molto distante.
Solo nel 2012 le persone che non hanno cercato lavoro perché convinte di non trovarlo, i cosiddetti inattivi scoraggiati, sono stati ben 1 milione e 300 mila. Per quanto riguarda invece gli inattivi disponibili a lavorare, ovvero coloro che non hanno cercato lavoro ma sono disponibili a lavorare subito, c’è stato un aumento del 2,7% rispetto al 2011 raggiungendo così la quota di 2 milioni e 975 mila persone. Un numero questo superiore perfino ai disoccupati in senso stretto che si attestano a circa 2 milioni e 700 mila persone. Il dato è in controtendenza rispetto alla media europea dove i disoccupati (circa 25 milioni) sono più del doppio di questo segmento di inattivi (8 milioni e 800 mila).
Sono invece 111 mila gli inattivi che cercano lavoro ma non sono disponibili subito a lavorare: 7mila individui in meno rispetto al 2011. La somma delle due categorie di inattivi rappresenta la cosiddetta forza di lavoro potenziale: parliamo di 3 milioni 86 mila persone nel 2012. Se poi si aggiungono anche i dati dei disoccupati si arriva alla spaventosa cifra di 5 milioni 831 mila persone: tutte potenzialmente impiegabili nel processo produttivo. Solo potenzialmente, però.
Per fare un bilancio generale si può dire che negli ultimi 5 anni sono quasi raddoppiate le persone in cerca di lavoro (1 milione 506 mila nel 2007, contro 2 milioni 744 mila nel 2012) e sono anche aumentate di 403 mila unità le forze di lavoro potenziali. Inevitabilmente, è ulteriormente calato il potere d’acquisto delle famiglie: con un flessione del 4,8% nel 2012, si registra il dato peggiore dal 1990. Calando il reddito disponibile, poi, si cerca di risparmiare sui consumi e diminuisce la propensione al risparmio, in quanto oggettivamente non praticabile: 1 famiglia italiana su 6, infatti, è povera laddove per soglia di povertà è stata fissata la cifra di 8.500 euro (all’anno).
E, come se tutto questo non bastasse, arrivano anche i dati del bollettino mensile della Bce a conferma di questa situazione impietosa che non ha visto miglioramenti con l’inizio dell’anno nuovo. Infatti nel primo trimestre 2013 il tasso di disoccupazione nell’Eurozona ha continuato a crescere “raggiungendo livelli senza precedenti”. Inoltre, confrontando le varie realtà europee, la Bce sottolinea la peculiarità dei nuclei italiani: le famiglie tengono grazie a ciò che è stato lasciato dalle generazioni precedenti (nella maggior parte dei casi si tratta della casa di proprietà).
Risulta alquanto arduo, stante la situazione attuale che non contempla per l’anno in corso alcun miglioramento, ipotizzare che i trentenni di oggi possano lasciare qualcosa alle generazioni future. E mentre le istituzioni continuano a tacere facendo finta di non capire l’estrema necessità di dare una mano ai tanti disoccupati, in particolare a quei giovani che non riescono a vedere nel loro futuro la possibilità di costituire un nucleo familiare, i singoli cittadini cercano di sopravvivere sfoderando l’unica “arma” che hanno a loro disposizione: la tenacia. Quella di “non mollare”, di pretendere il minimo dovuto, di veder rispettato il teorico patto con lo Stato per cui il lavoro e la casa sono un diritto. E la dignità delle persone non è in vendita. Sono tante le iniziative, più o meno grandi: dall’emporio per i disoccupati a Modena, al progetto contro gli sprechi alimentari di Imola. Senza contare il lavoro delle migliaia di piccole Onlus, sconosciute alle grandi masse ma oneste, che con il loro sostegno consentono ai meno fortunati di poter arrivare a fine giornata.
C.D.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy