Avvocati al cinema. È una notizia? Al cinema ci vanno anche appartenenti alle diverse categorie professionali esistenti. Di più: da un’ indagine di Cinema Audiomovie emerge che lo spettatore è tendenzialmente donna con titolo di studio elevato.
Ma se l’Ordine degli avvocati di Roma promuove un’iniziativa a favore dei suoi iscritti, per proporre loro una formazione professionale del tutto originale e alternativa: la visione di film le cui trame siano in qualche modo legate alla professione legale, allora sì che la notizia c’è!
Artefice della proposta, in programma dal 25 gennaio, è l’avvocato Aldo Minghelli, consigliere dell’ Ordine degli avvocati della capitale, esperto di procedura penale con una grande passione per la cinematografia. “Può sembrare strano, ma anche il cinema può essere perfetto per avviare una riflessione sulla deontologia degli avvocati”, spiega all’ Adnkronos.
Gli avvocati della capitale, dunque, domani – a partire dalle 16 – anziché incontrarsi in una fredda aula di giustizia si daranno appuntamento al Teatro dell’ Angelo per assistere alla visione della pellicola di Francesco Nuti ‘Caruso Pascoski’. “Un film – spiega l’ ideatore dell’ iniziativa che e’ anche delegato alla cultura e spettacolo per l’ Ordine avvocati – che mi pare adatto per avviare una riflessione seria sull’ atteggiamento da tenere in dibattimento, facendo attenzione a non mettere benzina sul fuoco soprattutto quando ci si trova in un’ aula di giustizia per affrontare una separazione”.
La settimana successiva – venerdì 1 febbraio – sarà la volta del cult ‘ Un pesce di nome Wanda’ di Charles Crichton in cui l’unica donna di un gruppo di ladri strampalati, Wanda appunto, cerca di sedurre un avvocato per carpirgli segreti sulla refurtiva. “Più che mai importante – spiega l’ avvocato Minghelli – per fare capire come conviene comportarsi quando c’è un trasporto sentimentale tra il teste e l’ avvocato. Perchè il mestiere dell’ avvocato è anche una questione di etica”. La formazione degli avvocati passa anche attraverso la visione del film francese di Mathieu Kassovitz, ‘L’ odio’. A questa visione prenderà parte anche il fratello di Gabriele Sandri, il tifoso laziale ucciso nel novembre 2007 da un colpo di pistola di un agente. “In questo caso – ragguaglia l’ avvocato – avvieremo una riflessione sulla violenza negli stadi”. Ogni venerdì, dunque, gli avvocati che vorranno maturare crediti potranno tranquillamente mettere da parte le pile di scartoffie per andare al cinema.
A.B.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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