“Mi dimetto dalla carica di sindaco”. Roa Capuozzo lo ha annunciato in conferenza stampa. Dopo le aspre polemiche delle scorse settimane, la richiesta di Belle Grillo, leader del M5S di rassegnare le dimissioni dalla carica di primo cittadino del comunq flegreo, oggi la Capuozzo eletta nel giugno 2015 lascia la poltrona di sindaco.
«È impressionante quello che ha suscitato il caso. Mi dimetto». Così il sindaco di Quarto ha comunicato il suo addio alla carica di amministratore locale. Dopo l’espulsione dal Movimento Cinque Stelle, Capuozzo ha quindi gettato la spugna, anche se dice che «non è una resa, ma un gesto di responsabilità per Quarto. Ringrazio tutti i collaboratori e i consiglieri della maggioranza per aver resistito su una barca in tempesta».
Il caso, su cui sta indagando la magistratura, e che vede coinvolto il sindaco dimissionario perché oggetto di presunte minacce da parte di un ex consigliere M5S, secondo Capuozzo «è una sconfitta politica ma anche una vittoria della camorra». Poi, tra le lacrime, ha aggiunto: «Vado via perchè mancano i numeri necessari per governare, siamo una forza politica che non si muove con le larghe intese», ribadendo che «il direttorio M5S sapeva tutto» e ribadendo che «Fico il 9 gennaio mi ha telefonato per dirmi che dovevo dimettermi. Il 10 voleva venire al flash mob e starmi accanto se mi fossi dimessa. Dal giorno successivo tutti sono spariti». Sulla decisione della Capuozzo appena comunicata, il commento a caldo del direttorio M5S attraverso il tweet di Carlo Sibilia è il seguente: «Stendiamo definitivamente un velo pietoso. Mi auguro che giornali e forze politiche si occupino di problemi veri».
Nel frattempo la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, ha disposto la trasmissione alla Procura di Napoli degli atti dell’audizione della sindaca di Quarto, Rosa Capuozzo, tenuta a San Macuto la sera di martedì scorso. Dalla ricostruzione complessiva dei fatti fornita dal sindaco e alla luce della documentazione giudiziaria acquisita dalla Commissione è emersa la necessità di segnalare alla Procura alcuni aspetti da approfondire, sui quali anche la Commissione si riserva di svolgere ulteriori analisi.
Su Quarto nei giorni passati è intervenuto anche il governatore della Campania: “Da questa vicenda gli amici di M5s devono ricavare una lezione di umiltà – ha detto Vincenzo De Luca a radio Kiss Kiss – la battaglia contro la camorra deve unire le persone perbene e non può essere materia di scontro. Agli amici Cinque Stelle dico di trovare, però, più misura e più equilibrio nel fare battaglia politica. Sono stanco di sentire lezioni morali da chi non ha mai governato nulla, ma ha solo parlato e, ogni volta che ha una responsabilità di governo, finisce per fare pasticci”.
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