Ci proverà Enrico Letta. In quella che si presenta già come una strada tutta in salita, sarà il vicesegretario del Pd a tentare di formare il primo nuovo governo del dopo Napolitano bis. Ma a scanso di equivoci il premier incaricato, sicuramente condizionato da quanto sta accadendo nel suo partito, fa sapere che l’esecutivo “non nascerà ad ogni costo”.
Non è proprio un grande esordio. Comprensibili le ragioni che spingono Letta ad essere prudente ma è quello che accade fuori della porta del Quirinale che preoccupa quanti, e sono la stragrande maggioranza degli italiani, dalla frustata di Napolitano ai partiti si aspettavano una risposta seria ed onesta. “Dobbiamo lottare per una partita da giocare in favore e non contro il Paese” aveva urlato al microfono il presidente della Repubblica. Anteporre gli interessi dell’Italia a quelli di bottega aveva sollecitato un durissimo Napolitano commosso fino alle lacrime mentre parlava davanti alle Camere riunite nell’emiciclo di Montecitorio. Un grande corale applauso aveva salutato quel passaggio che sembrava essere stato recepito e fatto proprio un po’ da tutti senza riserve di sorta. E vero che anche per la candidatura di Prodi da parte dei vertici del Pd c’era stata una identica standing ovation per finire poi come tutti sappiamo, ma in queste ore qualche ombra si affaccia già sul nuovo incarico di Enrico Letta. Ed in attesa che nel Pd si faccia luce, anche se permangono scontri e regolamenti di conti, la situazione resta fluidissima. A confermare che il percorso della larghe intese è tutt’altro che scontato oggi è partito il primo avviso del Pdl ai democratici ai quali Alfano ha spiegato che “non daremo il sostegno ad uno di loro cui loro non daranno un sostegno reale, visibile”. Prime mine vaganti dunque per il premier incaricato che non si nasconde le difficoltà di un mandato difficile che non potrà prescindere dal ruolo e dal consenso dei partiti.
E ai primi rumors Letta replica con fermezza: “Mi metto con grande determinazione al lavoro perché penso che il paese abbia bisogno di risposte. Gli italiani non ne possono più di giochi e giochetti della politica, vogliono risposte. Io mi metto davanti a loro con grande umiltà e senso dei miei limiti con una responsabilità che mi onora”.
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