Urlava “Allah Akbar” (Allah è grande) vestita di nero e in mano aveva la testa mozzata di una bambina. La donna è stata fermata dalla polizia alla stazione della metropolitana Oktiabriskoie Pole di Mosca, vicino al centro della città.
Secondo le prime fonti, la vittima si chiama Nastya M. e la donna sarebbe la sua babysitter di 39 anni. La polizia era già sulle sue tracce, dopo essere stata chiamata per via di un incendio in un condominio, a seguito del quale, avrebbe ritrovato il corpo senza testa di un bambino tra i 3 e i 4 anni.
Le ragioni del folle gesto sono ancora ignote. Dalle prime ricostruzioni, la donna avrebbe quindi prima ucciso brutalmente la bimba e poi dato fuoco all’appartemento.
Al momento dell’arresto, la babysitter avrebbe minacciato di farsi saltare in aria ma per il momento non è stato trovato materiale esplosivo nè su di lei nè nei pressi della stazione. I genitori della piccola sono in stato di choc: hanno descritto la donna come una “professionista, sempre affabile”.
P.M.
Laurea magistrale in Storia contemporanea presso L'Università degli studi Roma tre. Master di primo livello I mestieri dell’Editoria, istituito da “Laboratorio Gutenberg” di Roma con il patrocinio del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale presso “Università Sapienza di Roma”. Dopo la laurea ho svolto uno stage presso Radio Vaticana, dove ho potuto sperimentare gli infiniti linguaggi della comunicazione.
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