#IoLeggoperchè: quando un libro vale doppio

Una storia che non conosci
non è mai di seconda mano
è come un viaggio improvvisato
a kilometraggio illimitato

È questo il ritornello di ‘Le storie che non conosci’ la canzone scritta da Samuele Bersani e Pacifico con la partecipazione di Francesco Guccini che fa da colonna sonora alla seconda edizione di #IoLeggoPerchè, la campagna di promozione della lettura organizzata dall’Associazione italiana editori (Aie) che viene presentata oggi in conferenza stampa.

Tutti possono diventare “Messaggeri” di storie e aiutare le scuole italiane a dotarsi di una biblioteca. Dal 22 al 30 ottobre 2016 infatti, chi vorrà acquistare un libro in una delle mille librerie aderenti, lo potrà donare a una scuola: gli editori premieranno il gesto raddoppiando il volume del regalo, elargendo un testo agli istituti scolastici che ne faranno richiesta.

Un’iniziativa che mai come in questo momento, nell’era multimediale, potrebbe rappresentare un segnale positivo per incentivare alla lettura i non appassionati ed avvicinare all’universo dei classici,  i giovani sempre più presi dal web e dalla cultura delle immagini, meno inclini forse delle passate generazioni a ritagliarsi uno spazio in solitudine, che non sia immediatamente “condivisibile” con gli altri.

“I cosidetti nativi digitabili sono lontani dal libro e incollati al computer – ha detto il presidente del Centroper Il Libro, Romano Montroni – Ecco perchè è importante moltiplicare gli sforzi per trasmettere la passione per la lettura”.

Ma la causa di questo gap della lettura, nel paese in cui “tutti scrivono ma nessuno legge” risiede anche nella scarsità di libri messi a disposizione dei ragazzi nelle scuole. Secondo un’indagine condotta dall’Aie nel 2013 su più di 8mila scuole, molte di esse hanno pochi o nessun spazio riservati ai libri, con patrimoni di quasi 4,7 libri per studente e una percentuale dellp 0,1 % di libri nuovi comprati all’anno.

“Sarebbe importante che tutti gli istituti scolastici siano forniti di biblioteche perchè la situazione è preoccupante” ha ricordato il presidente dell’Aie, Federico Motta che estende l’invito non solo alle scuole ma anche alle aziende “perchè anche i manager italiani non leggono”.

Entusiasta dell’iniziativa anche Alberto Galla, presidente dell’Associazione Librai Italiani: “Puntare sulle biblioteche scolastiche coglie l’essenza del problema e qui si innesta il ruolo delle librerie che in questa edizione diventano ancora più importanti”.

Tanti messaggi e risposte di cittadini di tutte le età stanno già popolando la rete per supportare la campagna, a suon di hashtag #ioleggoperchè e #prontiAtutto. C’è chi legge per desiderio di evasione perchè “nei libri il mondo è migliore”, chi decide di postare direttamente la foto del libro preferito, chi invece dice “non scherziamo, dovrei accontentarmi di questa vita?”.

Tra i tanti anche il ministro della Cultura Dario Franceschini, presente alla conferenza stampa di presentazione questo pomeriggio: “Dobbiamo investire sulla lettura in modo collettivo: #ioleggoperché parla a chi è più lontano dalla lettura e lo coinvolge attraverso la rete digitale.”

Tra le tante citazioni troviamo anche quella tratta dal primo libro del regista Ferzan Ozpetek, “Rosso Instabul”. Se è vero che “il più bello dei mari è quello che non navigammo, il più bello dei nostri figli è quello che ancora non è cresciuto, che i giorni più belli dei nostri giorni sono quelli che non abbiamo ancora vissuto”, allora, chi lo sa, forse il più bello dei libri è proprio quello che non abbiamo ancora letto.