Cala il fatturato dell’industria: mai così male dal 2013. Con una riduzione del 3,6% rispetto all’anno prima nei dati corretti per gli effetti di calendario (-3,7% i dati grezzi), registrata nel marzo 2016, si è infatti registrato il peggior calo tendenziale da agosto 2013. Fatto che smentisce decisamente le parole del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, riguardo alla ripresa del sistema Paese.
Calo anche rispetto a febbraio dell’1,6% e nella media primi 3 mesi dell’anno dell’1,1%. In contrazione sul mese anche gli ordinativi (-3,3%), che invece, rispetto all’anno precedente, crescono dello 0,1%. Nel comparto autoveicoli, il fatturato cala a marzo del 6,5% sull’ anno precedente, con il primo calo da dicembre del 2013. Per la fabbricazione di mezzi di trasporto in generale, gli incassi sono in aumento del 5,1%.
“Crollo del fatturato dell’industria? Ce lo avevano detto tutti i previsori: quest’anno sarà un anno nero. Quel poco di crescita che abbiamo avuto sul Pil era il trascinamento della fine dello scorso anno, tutti dicevano che ci sarebbe stato nel corso dell’anno un nuovo crollo”, dice Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, commentando, in sala stampa a Montecitorio, i dati dell’Istat.
“Nuovo crollo che è suffragato dai dati sul fatturato dell’industria, che è suffragato dai dati sulla bassa crescita del Pil, ma soprattutto dalla deflazione. Noi siamo in un regime di deflazione, i prezzi calano e la cosa non è buona: crollo dei consumi, crollo della domanda, crollo del reddito. Renzi è a Palazzo Chigi da due anni e mezzo e invece di fare le cose serie ha buttato via 30 miliardi di euro in mance che sono servite solo per comprarsi il consenso. Mance fatte, mance promesse. Con 30 miliardi di euro si potevano fare provvedimenti seri: riduzione della pressione fiscale vera per tutti, incentivi per il sistema delle imprese perché assumessero. Niente. Non a caso noi siamo il fanalino di coda dell’Unione europea e dell’area Ocse”, aggiunge.
La colpa non è tutta di Matteo Renzi, dice Brunetta, “ma lui in due anni e mezzo non è rientrato dal deficit, non ha fatto i tagli alla cattiva spesa pubblica, ha buttato via tra i 10 e i 15 miliardi di euro con il Jobs Act senza creare un vero posto di lavoro, ha buttato via 10 miliardi con gli 80 euro. Adesso Renzi continua a promettere mari e monti a tutti pur di non perdere le elezioni amministrative e soprattutto il referendum”.
“Così non si fa politica economica – conclude il capogruppo di FI alla Camera – così non si salva il Paese, così lo si affossa il Paese, e i dati dell’industria lo dimostrano”.
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