Ha vinto la Brexit al referendum: ha vinto il ‘Leave’ con oltre un milione di voti in più, pari al 52%, sul ‘remain’ che solo ieri pomeriggio nei sondaggi era dato per vincente, sia pure di misura. Cambia ora il destino della Gran Bretagna che con questo voto dichiara il prevalere all’interno dei suo stati dell’idea di indipendenza dall’Ue.
Il voto Oltremanica pesa molto sul resto d’Europa: esulta Marion Le Pen, nipote del fondatore del Front National e nuova star del partito, che già pensa a qualcosa di amalogo per il suo Paese: “Vittoria, ora Frexit”, scrive infatti su Twitter, “è ormai ora di importare la democrazia nel nostro paese. I francesi devono avere il diritto di scegliere!”.
Anche il leader della Lega Matteo Salvini, stesso social, commenta in positivo: “Evviva il coraggio dei liberi cittadini! Cuore, testa e orgoglio battono bugie, minacce e ricatti. Grazie Uk, ora tocca a noi. #Brexit”.
‘Urrà’ dall’Olanda: “Hurrah per i britannici. Ora è il nostro turno. E’ tempo per un referendum olandese”: così il leader degli euroscettici olandesi, Geert Wilders esulta su Twitter, prefigurando una Nexit dopo la Brexit.
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“Maledizione, un brutto giorno per l’Europa”, ha twittato invece il vice di Angela Merkel, Sigmar Gabriel. È la prima reazione di un membro del governo tedesco alla vittoria della Brexit al referendum.
Convocare al più presto un ‘conclave’ senza la Gran Bretagna: questo l’invito-appello lanciato ai suoi colleghi questa mattina dal premier belga Charles Michel. La riunione dovrebbe servire a dare una risposta alla Brexit e indicazioni sul futuro Ue
Lo shock al mondo e ai mercati finanziati provocato dall’uscita della Gran Bretagna dalla Ue è forte e andrà quantificandosi nella giornata. Il governo della Corea del Sud, secondo quanto riferisce l’agenzia Yonhap, ha convocato una seduta d’urgenza per esaminare gli effetti della Brexit. I mercati azionari accusano pesanti perdite (-4% la Borsa di Seul, mentre al Kosdaq è scattata il “circuit breaker” per tamponare il tonfo), mentre il won è trattato a 1.155,65 contro il dollaro, in calo di 5,45.
In Italia si è tenuta questa mattina presso la Sala Situazioni della Presidenza del Consiglio una riunione sugli esiti del referendum inglese, convocata da Matteo Renzi. Lo si apprende da fonti di palazzo Chigi. Alla riunione hanno partecipato il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il Ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Marco Minniti e il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.
La direzione del Pd, invece, prevista per questo pomeriggio, è rinviata alla prossima settimana. L’Eliseo, invece, si riunisce alle 9.00, mentre il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, che nella notte ha seguito dalla sua abitazione a Bruxelles lo spoglio del referendum britannico, ha confermato per le 10,30 la riunione del ‘vertice’ dei presidenti delle tre istituzioni europee con il premier olandese Mark Rutte, titolare della presidenza di turno della Ue.
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