È un’ascia l’arma usata dal ragazzo di 16 anni che martedì scorso ha ucciso i genitori con la probabile complicità di un amico. Dopo una serie di interrogatori, i due minorenni sono crollati e hanno confessato il delitto, guidando i carabinieri al ritrovamento dell’arma e dei vestiti sporchi di sangue, in un fiume a Caprile, nei pressi di Pontelangorino, nel Ferrarese, luogo della strage.
Il folle gesto ha però dei punti in comune con un altro caso di cronaca tristemente noto. Si tratta del caso di Pietro Maso dell’aprile del 1991, che uccise i suoi genitori aiutato da dei complici: prima aggredendoli con tubi di ferro, poi soffocandoli. Alla base del delitto di Maso però, ora in libertà dopo aver scontato 30 anni di carcere, vi era però un movente economico (entrare in possesso dell’eredità) che invece nel delitto della famiglia Vincelli sarebbe completamente assente: questa volta l’efferato gesto sarebbe stato dettato da forti contrasti tra il minorenne e la famiglia.
Inoltre, malgrado a Maso sia stata riconosciuta la seminfermità mentale al momento del fatto, egli aveva tentato già due volte di perpetrare il delitto, circa sei mesi prima, nell’autunno del 1990. Una premeditazione che invece sembra mancare nel caso di Salvatore Vincelli, 59 anni, e Nunzia Di Gianni, 45 anni, uccisi a colpi d’accetta in casa propria e poi avvolti in sacchi di plastica.
Di fatto però, il tentativo del figlio e del presunto complice che compirà 18 anni a novembre, era quello di simulare una rapina finita male: era stato proprio il ragazzo ha dare l’allarme e a raccontare in lacrime ai carabinieri di aver trovato i corpi dei genitori massacrati.
Ma i racconti di entrambi i minorenni hanno subito mostrato lacune e contraddizioni, portando i ragazzi al centro dei sospetti degli inquirenti. Gli interrogatori dei due giovani sono durati tutta la notte in caserma dei carabinieri a Comacchio alla presenza del pm Giuseppe Tittaferrante della procura di Ferrara e della collega Silvia Marzocchi della procura minorile.
Laurea magistrale in Storia contemporanea presso L'Università degli studi Roma tre. Master di primo livello I mestieri dell’Editoria, istituito da “Laboratorio Gutenberg” di Roma con il patrocinio del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale presso “Università Sapienza di Roma”. Dopo la laurea ho svolto uno stage presso Radio Vaticana, dove ho potuto sperimentare gli infiniti linguaggi della comunicazione.
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