A pochi giorni dai 60 anni della firma dei Trattati di Roma, il cui anniversario cade il 25 marzo di quest’anno, per l’Unione europea è tempo di bilanci ma anche di aspre polemiche, scatenate dalle dichiarazioni del presidente dell’Eurogruppo e ministro delle finanze olandese Jeroen Dijsselbloem, ora a rischio dimissioni dal suo incarico europeo.
Durante un’intervista alla Faz (Frankfurter Allgemeine Zeitung), Dijsselbloem ha infatti sottolineato le responsabilità dei Paesi del Sud Europa (in primis Italia e Spagna), colpevoli di non aver lavorato a sufficienza per il benessere del Paese.
“Durante la crisi dell’euro i Paesi del Nord hanno dimostrato solidarietà con i Paesi più colpiti – ha detto il presidente dell’eurogruppo al quotidiano tedesco – . Come socialdemocratico do’ molta importanza alla solidarietà, ma hai anche degli obblighi, non puoi spendere tutti i soldi per alcol e donne e poi chiedere aiuto”.
Le reazioni all’interno della politica italiana non si sono fatte attendere e per una volta, si sono trovati d’accordo sia i grillini del M5S che il premier Matteo Renzi nel richiedere le dimissioni del presidente dell’eurogruppo. L’ex premier in un post su Facebook ha scritto infatti che Dijsselbloem ha perso “un’ottima occasione per tacere”.
Penso che gente come Dijsselbloem, che pure appartiene al partito socialista europeo anche se forse non se ne è accorto, non meriti di occupare il ruolo che occupa. E prima si dimette meglio è. Per lui ma anche per la credibilità delle istituzioni europee” ha concluso l’ex premier.
L’intervista di Dijsselbloem ha avuto una vasta eco anche in Spagna tanto che ieri, nella sua audizione alla commissione economica del Parlamento Ue, proprio alcuni deputati spagnoli gli hanno chiesto pubblicamente di scusarsi. Ma il presidente ha resistito, spiegando che nessuno doveva sentirsi offeso, che non è questione di Nord e Sud, ma che vale per tutti la regola che se vuoi solidarietà devi rispettare i vincoli e gli impegni, cosa che “anche l’Olanda a volte non ha fatto”.
In ogni caso, Dijsselbloem dovrebbe restare presidente dell’Eurogruppo almeno fino a che non verrà formato il nuovo Governo olandese, che potrebbe impiegare anche diversi mesi a nascere dopo le elezioni della settimana scorsa.
Nel frattempo, a Montecitorio sono cominciate le celebrazioni per il 60esimo anniversario dei Trattati di Roma, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i presidenti delle Camere e il premier Paolo Gentiloni. Assenti invece i parlamentari della Lega Nord, che hanno deciso di manifestare in piazza.
Oggi – ha detto il capo dello Stato Mattarella – l’Europa appare quasi ripiegata su sè stessa. Spesso consapevole, nei suoi vertici, dei passi da compiere, eppure incerta nell’intraprendere la rotta. Come ieri, c’è bisogno di visioni lungimiranti, con la capacità di sperimentare percorsi ulteriori e coraggiosi”.
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