Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro ha assunto i pieni poteri, esautorando l’Assemblea nazionale, controllata dall’opposizione.
A permetterglielo è stata una sentenza del Tribunale supremo di giustizia (TSJ) di Caracas, un organo allineato alle decisioni del presidente.
Si è trattato di un “autocolpo di Stato”. Lo ha detto Luis Almagro, Segretario generale dell’Organizzazione degli Stati americani (OAS) ed ex ministro degli Esteri dell’Uruguay ai tempi di Pepe Mujica. Già nei mesi scorsi Almagro aveva chiesto invano a Maduro di liberare i prigionieri politici e accettare la richiesta di andare alle urne da parte del parlamento.
L’Assemblea nazionale, il parlamento monocamerale di Caracas, operava in una situazione di “ribellione e oltraggio” alle decisioni di Maduro: così si legge nella sentenza del TSJ che ha tolto il potere legislativo all’Assemblea nazionale. A esercitare le “competenze parlamentari” sarà direttamente la “Sala costituzionale” dello stesso tribunale, o “qualsiasi organo che essa disponga”.
Prima della sentenza del TSJ, i lavori dell’Assemblea nazionale erano stati paralizzati in segno di protesta. I partiti di opposizione – riuniti nella Tavola dell’unità democratica, che ha la maggioranza in Parlamento dal 2015 – avevano chiesto di indire un referendum revocatorio, uno strumento previsto dalla Costituzione con cui si può destituire il presidente dopo tre anni in carica (e Maduro è stato eletto nel 2013, anche se aveva già governato di fatto durante la malattia di Hugo Chavez). Ma il presidente, sempre più impopolare anche per la gravissima crisi economica del Paese, aveva bloccato l’iniziativa sul nascere.
Da lì lo scontro istituzionale è degenerato in lotta senza esclusione di colpi: a gennaio il Vaticano ha rinunciato ai suoi propositi di mediare fra Maduro e i suoi oppositori. E martedì, appena prima di esautorare l’Assemblea nazionale, il TSJ ha revocato l’immunità parlamentare ai suoi componenti.
Ieri, a Caracas, un gruppo di deputati di opposizione è stato aggredito da militari della Guardia nazionale e loro sostenitori. I parlamentari stavano cercando di avvicinarsi alla sede del TSJ per protestare contro la sentenza di esautorazione.
Intanto in tutto il paese continuano a mancare cibo e medicinali, mentre il governo non riesce più a fornire i servizi di base. Secondo dati della Banca centrale, nel 2016 l’inflazione ha superato l’800%.
F.M.R.
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