“Mentre il rione muore tra illegalità e degrado, noi mamme, che portavamo i nostri bambini al parco del Colle Oppio, siamo rimaste sconcertante dalla scelta del sindaco Raggi, madre pure lei che quindi dovrebbe avere ben presente cosa significhi l’incolumità dei propri figli. La chiusura del circolo Colle Oppio era, e speriamo tutte che possa tornare a essere, un presidio di legalità e di attenzione nei confronti dei cittadini e delle mamme. Una presenza che, aldilà delle idee politiche di ognuno, da molti anni porta vitalità e sicurezza in uno degli angoli più pericolosi del parco già teatro di molti eventi criminosi. Con la chiusura di questa sede, e senza avere notizie certe sulla destinazione futura, l’area diventerà ancora più pericolosa. Zona franca per sbandati e delinquenti che lo renderanno ancora di più fulcro per le loro attività illegali. Di certo a molte mamme verrà sottratta la possibilità di portare i loro bambini nel parco. Ci auguriamo un ripensamento”, ha dichiarato in una nota Silvia Iorio portavoce Comitato ‘Mamme del Parco’.
“L’affitto non c’entra nulla – scrive Francesco Storace sul Giornale d’Italia – Perché altrimenti si sarebbero registrate le stesse azioni contro i centri sociali abusivi disseminati in tutta la città. Ma l’amministrazione non ha occhi verso la sinistra, guarda a destra e mena all’impazzata. In tanti abbiamo varcato l’ingresso di quella sezione, nel corso di anni e decenni. Il Comune di Roma siglò una convenzione con il Msi sul finire degli anni 50 per l’utilizzo dei locali. La sede venne intitolata all’Istria e alla Dalmazia. Ma la Raggi probabilmente non sa di che si tratta. Quella convenzione è stata operativa fino al 1972, poi si andò avanti, secondo quanto ricostruisce chi ha avuto in gestione la sede in questi anni, versando un contributo minimo, simbolico. Il Comune chiese poi 990 euro mensili e i responsabili della sezione proposero un canone mensile di 250. Trattativa interrotta per responsabilità del Campidoglio, che non rispose mai. Di qui lo sgombero, come se fosse un covo di spacciatori, una palestra di violenti, un luogo assente dalla realtà sociale. Esattamente il contrario, come nella buona politica tramandataci proprio dal Msi. Ma la Raggi e i suoi difettano di cultura politica e conoscono solo l’affronto verso l’avversario politico. Avrebbero potuto chiamare i responsabili di Fratelli d’Italia, senza fare una messinscena. E fossi in Fdi nemmeno scomoderei le elezioni di Ostia, perché in Campidoglio sono prepotenti e basta a prescindere dalle competizioni elettorali. Del resto, i grillini non sanno che cosa è una sezione. Sulla rete non si paga affitto e al posto delle persone che incontri in sede ti imbatti in account a cui riconosci la virtù inesistente della militanza politica. Non capire il valore di una realtà territoriale che fa proselitismo tra i cittadini significa essere solo ignoranti”.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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