Bellomo cacciato dal Consiglio di Stato

L’adunanza generale del Consiglio di Stato ha dato parere favorevole alla destituzione del consigliere Francesco Bellomo. Per il disinvolto  avvocato dello Stato che assisteva stagiste, meglio se seminude o abbigliate in maniera osè, non c’è stato niente da fare. I colleghi  hanno deciso di cacciarlo senza tanti complimenti. La riunione dell’adunanza svoltasi stamane  è durata poco più di due ore e la decisione è stata presa praticamente all’unanimità.

L’avvocato porcellone organizzatore di corsi e concorsi, non potrà più farne, almeno nell’ambito del Consiglio di Stato. C’è comunque chi dice che Bellomo avrebbe già ricevuto offerte per concorsi e selezioni di giovani ed avvenenti teen ager con la voglia di sfondare nel mondo della moda, del porno o delle pubbliche relazioni, quelle sotto i riflettori del bel mondo.

Il consigliere di Stato, lo ricordiamo solo a titolo di cronaca, era sotto procedimento disciplinare per la vicenda legata alla scuola per aspiranti magistrati da lui gestita e per le accuse di pressioni e molestie su alcune borsiste. Un caso da cui sono scaturite anche due inchieste  una a Bari e  l’altra a Piacenza.

All’adunanza generale convocata vista la natura delle contestazioni e la conseguente severità della sanzione disciplinare da prendere erano presenti una settantina di avvocati che hanno deciso per la destituzione, la più grave fra le sanzioni previste. La decisione dell’adunanza, che da regolamento non è vincolante, passerà poi al Cpga, il consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, organo di autogoverno delle toghe di questo settore, che si riunirà venerdì 12 gennaio.