Terremoto politico in Baviera. Le urne tedesche riservano ancora una brutta sorpresa per Angela Merkel e la sua coalizione. Nella regione più ricca della Germania, da sempre feudo della CSU che nel dopoguerra ha governato sempre con la maggioranza assoluta, il vento politico è cambiato. A beneficiare del crollo del partito di Horst Seehofer, sono stati i Verdi, vera sorpresa di queste elezioni, che hanno avuto un consenso pari al 17,8% e l’estrema destra della Afd che con l’11% dei consensi porterà in parlamento regionale Alternative fuer Deutschland.
Markus Soeder, candidato presidente della Csu, ha comunque rivendicato il diritto al governo: “Non è una giornata facile e abbiamo avuto un risultato doloroso. Ma una cosa è chiara: non solo siamo il partito più forte, ma abbiamo anche un chiaro mandato a governare”. Soeder ha anche annunciato di “voler parlare con tutti i partiti, ma non con l’Afd”.
Mentre Seehofer, leader della Csu e ministro dell’Interno tedesco, dichiara ”Non affronto neppure oggi alcuna discussione su di me”, ha detto in merito al presidio del partito che si terrà a Monaco per discutere degli esiti delle elezioni. Crollando al 37,2% infatti la Csu ha perso la maggiornaza assoluta. L’analisi della sconfitta ha portato alla luce la causa di questo tracollo: le liti a Berlino provocate da Seehofer, che in pochi mesi hanno portato il governo a far fronte a ben due crisi.
Dai risultati delle urne bavaresi, secondo il segretario generale dell’Spd Lars Klingbeil, emerge un ”chiaro segnale” che andrebbero a pesare fortemente sulla Grosse Koalition. Risultati che porteranno a delle ”conseguenze” ha aggiunto il segretario parlando alla tv Ard, e sottolineando che lo stile del governo spinge la gente ad allontanrsi dall’Spd e dall formula di governo regionale che ha dominato finio ad oggi. ”Dobbiamo ammettere, questo è il chiaro segnale arrivato ieri, -ha detto Klingbeil che la situazione è difficile e per questo adesso dobbiamo avere un nuovo stile di governo nella Grosse Koalition”.
“La Baviera sceglie di puntare su coraggio, fiducia, passione, chiedendo un governo che risolva i problemi invece di provocarli”, ha esultato intanto la vera eroina di questa partita, quella Katharina Schulze che a 33 anni si afferma come astro nascente della politica dei Verdi. È chiaro che gli elettori “chiedono che non si vada avanti così”, ha aggiunto il leader federale del partito Robert Habeck. Un’alleanza con la Csu, ampiamente possibile stando ai numeri, non è scontatissima, anche perché si sono già fatti avanti anche i Freie Waehler di Hubert Heiwanger, che pure potrebbero stare al governo (se le proiezioni confermeranno il trend emerso). “Chi ha votato per noi ha detto anche che Merkel deve andarsene. Liberate la strada per le nuove elezioni”, ha sillabato dal canto suo la leader di Afd Alice Weidel. In Baviera l’ultradestra entra dunque nel parlamento regionale con un esito a due cifre raggiungendo il 10,7%, ma non sfonda. E quindi i leader non esultano: “La concorrenza dei Freie Waehler è stata forte”, ha ammesso Meuthen. In bilico i liberali di Christian Lindner dati per ora al 5% (+1,7).
In Italia intanto i partiti leggono i risultati con lenti diverse. Per Matteo Salvini, “in Baviera ha vinto il cambiamento e ha perso l’Unione europea”: “Sconfitta storica per democristiani e socialisti, mentre entrano in tanti, e per la prima volta nel Parlamento regionale, gli amici di Afd. Arrivederci Merkel, Schultz e Juncker”, scrive in una nota. “Comunque bello vedere i Verdi prendere quasi il doppio dei voti della destra sovranista. Un messaggio anche per noi”, twitta invece l’ex premier Pd Paolo Gentiloni.
G.C.
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