Sei euro per l’ingresso a Venezia nei giorni ordinari, 8 in quelli da bollino rosso e 10 da bollino nero. E’ quanto prevede la delibera, approvata dalla giunta municipale e proposta dal sindaco Luigi Brugnaro, sul regolamento per l’istituzione e la disciplina del contributo di accesso nel capoluogo lagunare predisposta dalla giunta municipale e presentata dal sindaco Luigi Brugnaro. Per tutti il 2019 si pagherà la quota flat di 3 euro, la stessa cifra che in futuro sarà applicata nei periodi di bassa stagione. La delibera, che attende ora il via libera della giunta comunale, prevede l’esenzione dal pagamento del ticket per i residenti nel Comune, i lavoratori, anche pendolari, che accedano al centro storico o alle isole minori, gli studenti, anche pendolari, e i componenti dei nuclei familiari di persone che risultino aver pagato l’Imu nel Comune di Venezia. Esentati pure i residenti della Città Metropolitana di Venezia e della Regione Veneto, i possessori di Carta VeneziaUnica abilitata alla navigazione, i disabili gravi e i degenti delle strutture sanitarie con relativi accompagnatori, i partecipanti a competizioni sportive, il personale delle Forze Armate e i conviventi e parenti fino al terzo grado dei residenti.
Venezia inaugura la crociata contro il turismo ‘mordi e fuggi’ con il ticket di ingresso e dal primo gennaio 2022 chi vorrà visitare la città si dovrà prenotare.
Come si pagherà il ticket – La tassa, che dovrebbe essere riscossa inserendola nel prezzo del biglietto di navi, ‘lancioni’ e treni che portano in città, servirà a coprire i costi di manutenzione della città lagunare e di rii e masegni che impongono al bilancio di Venezia un aggravio di 30 milioni di euro l’anno rispetto al resto d’Italia.
Entrata su prenotazione –La novità più importante, però, riguarda l’obbligo di prenotazione a partire dal 2022. “Non siamo interessati a far cassa, ma ad arrivare ad una gestione dei flussi turistici della città e una previsione degli arrivi con numeri reali e non inventati”, ha spiegato il sindaco Brugnaro precisando che non sarà impedito l’ingresso a nessuno, ma soltanto sarà più semplice entrare prenotando.
Di certo il nuovo provvedimento prende di mira il turismo pendolare che rappresenta il 70% degli arrivi a Venezia e contribuisce solo per il 30% al fatturato turistico. Infatti è stato salutato con favore dall’Associazione Veneziana Albergatori che vi vede “una svolta per arrivare alla creazione di una ‘carta unica’ dei servizi da vendere gli ospiti e gestita da un apposito software che aiuterà ad equilibrare visitatori e residenti”.
A.B.
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