La polemica sulla concessione o meno della cittadinanza italiana al giovanissimo Ramy sembra essere finalmente arrivata al capolineacon un finale tutto in discesa: Ramy Shehata diventerà cittadino italiano per meriti speciali, ben prima del compimento del suo diciottesimo compleanno. Parola di Matteo Salvini, ministro degli Interni della Repubblica italiana.
Fonti del Viminale hanno dato notizia del fatto che l’iter per la concessione della cittadinanza italiana oltre che per Ramy sarà avviato anche per Adam El Hamami, l’altro scolare eroe che ha dato l’allarme sul bus dirottato e poi incendiato a San Donato Milanese, evitando così una strage. La vicenda dei due bambini ha riaperto in questi giorni il dibattitto politico sullo ius soli a seguito della procedura avviata dalla prefettura di Cremona, che ha chiesto al Comune di Crema il certificato di nascita del ragazzo per valutare la concessione della cittadinanza.
Sia Ramy che Adam, infatti, sono nati tra Crema e la provincia di Milano, rispettivamente da genitori egiziani e marocchini ma per la legge italiana non possono avere la cittadinanza italiana. In Italia, invero, vige lo ius sanguinis , ovvero si diventa cittadino italiano se figlio di italiani. Lo ius soli , legato alla nascita sul territorio nazionale, è invece previsto per il momento solo in alcuni casi. Per il resto il minorenne straniero, figlio di stranieri con regolare permesso di soggiorno ma nato in Italia, può diventare italiano solo dopo il compimento del 18° anno e dopo aver dimostrato di aver vissuto ininterrottamente sul territorio nazionale. Ma ci sono dei casi in cui è prevista la concessione della cittadinanza per meriti speciali. Può essere concessa con decreto del capo dello Stato, su proposta del Viminale, allo straniero che abbia reso eccezionali servizi all’ Italia o quando ricorra un eccezionale interesse dello Stato. Al processo concorrono i pareri degli organismi di sicurezza e delle Prefetture e si è cittadini italiani dal giorno successivo al giuramento. E questo potrebbe esere alla fine l’iter da seguire per i due ragazzi
Proprio sulla concessione per meriti speciali si era pronunciato ieri il vicepremier Luigi di Maio che nei giorni scorsi aveva inviato una lettera ai ministeri competenti per chiedere loro di conferire la cittadinanza per meriti speciali al piccolo Rami. Il ministro degli Interni, Matteo Salvini, si era dichiarato non favorevole o meglio aveva affermato “Stiamo facendo tutte le verifiche del caso perché prima di fare scelte così importanti bisogna aver controllato tutto e tutti”. Sul tema della concessione della cittadinanza a Ramy era intervenuto anche il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede il quale aveva detto: “Credo si debba riconoscere un merito e dare un riconoscimento importante a un bambino che è stato capace di essere forte e di evitare una tragedia”.
Oggi, sulla questione che ha tenuto banco aprendo un grande dibattito politico su questo tema molto delicato, si è giunti finalmente ad una svolta con le affermazioni dello stesso Salvini “Sì alla cittadinanza a Rami perché è come se fosse mio figlio e ha dimostrato di aver capito i valori di questo paese, ma il ministro è tenuto a far rispettare le leggi. Per atti di bravura o coraggio, le leggi si possono superare”. C’è comunque da precisare che l provvedimento riguarderà, in entrambi i casi, solo i ragazzi e non le loro famiglie.
AGMC
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