Netanyahu vince le elezioni per la quinta volta e resta alla guida di Israele. Il duello con Benny Gantz, leader della sinistra alla fine si è risolto a suo favore. Anche se per una “manciata” di voti il leader uscente ha la meglio potendo, grazie ai seggi assegnati al suo partito ed ai suoi alleati, di poter creare una maggioranza di governo. Benny Gantz e Benyamin Netanyahu, infatti sulla base dell’esito delle urne hanno ottenuto rispettivamente 35 seggi.
Ma a livello di coalizione di governo, quella di destra del premier può contare su 65 seggi su 120 alla Knesset contro i 56 attribuibili al centro sinistra di Gantz. Ora si procederà allo spoglio del voto dei soldati, le cui preferenze di norma vanno ai partiti di destra. Intanto Avigdor Lieberman, il cui partito ‘Israele casa nostra ha guadagnato 5 seggi, ha annunciato che raccomanderà al presidente Reuven Rivlin l’affidamento dell’incarico a Netanyahu. Lo stesso hanno detto i partiti religiosi Shas (8seggi) e Torah unita (8). Al momento non ha ancora superato la soglia elettorale del 3,25% ‘Nuova destra’, partito degli attuali ministri Naftali Bennett e Ayelet Shaked.
‘Sono molto emozionato. Questa è la notte di una vittoria immensa. Sia ringraziato il Cielo che siamo giunti a tanto”: con queste parole il premier Benyamin Netanyahu ha esordito nel proprio intervento fra i sostenitori del Likud riuniti a Tel Aviv. ”La nostra è stata una vittoria che non si poteva nemmeno immaginare”, ha aggiunto il premier che era accompagnato dalla moglie Sarah. ”Il popolo di Israele mi ha confermato la fiducia per la quinta volta”. Dunque, anche questa volta, malgrado i tanti problemi soprattutto con la magistratura israeliana che lo ha incriminato più volte, dall’accusa di corruzione e frode, Netanyahu è riuscito a mantenere il potere, anche se dalle urne non è uscito un plebiscito.
Amarezza e delusione caratterizzano, invece, le reazioni dei palestinesi. “Purtroppo gli israeliani hanno in maggioranza votato per candidati impegnati ad arroccarsi nello status quo di oppressione, occupazione, annessione ed esproprio in Palestina”. Lo ha detto l’esponente dell’Olp Hanan Ashrawi, secondo cui Israele ha scelto “un parlamento di destra razzista e xenofobo”. “L’agenda estremistica e militaristica, guidata da Netanyahu, è stata incoraggiata dalle politiche sconsiderate e dal cieco sostegno dell’amministrazione Trump” in un’alleanza “cinica”.
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