Sono trascorsi ‘solo’ 246 giorni dall’incidente occorso ai tifosi del Cska di Mosca che il 23 ottobre, dopo la partita disputata all’Olimpico, sono rimasti impigliati negli ingranaggi della scala mobile della stazione metro A, fermata Repubblica, precipitata forse per eccesso di peso (e di euforia da parte dei tifosi) o forse per velocità eccessiva.
Oggi, finalmente, dopo otto mesi di calvario per tutti i fruitori del servizio di trasporto sotterraneo, essenziale in una città grande come la nostra dov’è il traffico in superficie è sempre congestionato e il trasporto su gomma e sempre meno garantito, si festeggia la tanto attesa riapertura della stazione della Metro A “Repubblica”.
Era pronta anche la torta, scrive il più letto quotidiano locale, con taglio della prima fetta previsto alle 17 di ieri. E invece niente, festa guastata. Se ne riparla oggi quando si spezzerà il vuoto di collegamento tra Termini e Spagna. La stazione è stata riaperta dalle 5.30 con quattro scale mobili su sei. Tra le due chiuse, quella saltata il 23 ottobre, con il ferimento di 24 tifosi del Cska Mosca, per cui si attende il piano di intervento. Proprio nella giornata di sciopero del trasporto pubblico ieri era attesa la riapertura, «il giorno buono» sospirano fin quasi a metà pomeriggio i commercianti della zona, e anche l’ora buona, in concomitanza con la ripartenza della linea per la fascia di rispetto dello sciopero dalle 17 alle 20. Queste erano le indicazioni venute dai tecnici, dice il Comitato. Poi invece, con polemica, la torta torna in freezer e questa mattina verrà cambiato il numero scritto sopra: riapertura non più dopo 245 giorni di chiusura, ma dopo 246. A cambiare le cose, alle 16.30, il tweet della sindaca Virginia Raggi: «La stazione Repubblica riaprirà domani mattina in sicurezza. Ci scusiamo per i disagi che cittadini e commercianti hanno dovuto affrontare in questi mesi a causa dei lavori straordinari di manutenzione». A seguire la comunicazione di Ama, il cui presidente e ad Paolo Simioni aveva fatto un sopralluogo in mattinata: «Conclusi con esito positivo i collaudi alla stazione metro Repubblica: riaprirà domattina alle 5.30. Nel corso della giornata di oggi verranno completate le operazioni di messa in sicurezza e pulizia della stazione».
La rabbia dei commercianti per il ritardo di un giorno
«Certo che siamo contenti che la metro riaprirà, ma ci sentiamo presi in giro. Volevamo festeggiare la riapertura della metro ma è ancora un annuncio disatteso», sbotta Angelo Mantini, portavoce del Comitato Riapertura metro Repubblica, che alle 17, invece di tagliare la torta, si ritrova a prendere banchetto e megafono per dare ancora una volta voce alla protesta della piazza: «E che cosa c’è di straordinario in otto mesi quando riapriremo solo quattro delle sei scale. Quella che si è rotta non è stata riparata, si poteva costruire una nuova stazione».
In effetti, sia a Londra dove nel 2005 un attentato ad opera di kamikaze fece oltre 700 feriti, sia a Bruxelles dove l’Isis nel 2016 colpì contemporaneamente con tre attacchi coordinati che lasciarono a terra 35 morti e oltre 350 feriti, entrambe le stazioni deflagrate sono state rimesse in efficienza in un solo mese di lavori.
Solo in Italia dobbiamo sopportare lungaggini burocratiche che non hanno alcuna giustificazione se non quella di recare disagi ai cittadini romani, e anche ai turisti, già duramente provati dall’ inettitudine di un’Amministrazione che fa acqua da tutte le parti.
A.B.
Giornalista per caso. Anni di ufficio stampa in pubbliche istituzioni, dove si legge e si scrive solo su precisi argomenti e seguendo ferree indicazioni. Poi, l'opportunità di iniziare veramente a scrivere. Di cosa? di tutto un po', convinta, e sempre di più, che informare correttamente è un servizio utile, in certi casi indispensabile.
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