Alla vigilia del Black Friday, usanza in voga in Italia da pochi anni e mutuata come altre dall’America che dal 1952 la celebra il venerdì successivo al ‘Thanksgiving’, la Festa del ringraziamento del 28 novembre, ed è da considerarsi l’inizio della stagione dello shopping natalizio, in Italia c’è chi si oppone ad una tradizione che da noi non ha significato se non una corsa agli acquisti, natalizi e non, invogliati dalle miriadi di promozioni allettanti.
Ventiquattro ore di sconti, spesso anticipati nei giorni precedenti e prolungati nei giorni successivi. Dove si può comprare praticamente di tutto nei negozi di cemento e vetrine come in quelli virtuali segnalati sul web.
Si dice che 3 italiani su 4 ne approfitteranno: se sarà così la cifra degli acquirenti supererà de 39% il numero di quanti hanno comprato almeno un prodotto nel 2018. I dati emergono da un studio dell’Osservatorio mensile di Findomestic, società di credito al consumo del Gruppo Bnp Paribas.
Secondo questo studio gli italiani che da giorni assaporano la giornata di sconti folli online e non, sono concentrati soprattutto nel Centro (per il 77%) e nel Sud Italia (80%). E sempre secondo l’indagine, realizzata questa in collaborazione con Doxa, il 52% degli intervistati prevede di spendere fino a 300 euro.
Ma abbiamo detto che c’è chi si oppone all’usanza di venerdì prossimo. Ad esempio Ecoalf, il marchio sostenibile spagnolo che trasforma in tessuti i materiali di scarto trovati in mare, come le reti da pesca. E motiva il suo ‘no’ , per il secondo anno consecutivo, spiegando che la sua filosofia di riciclo e riuso è “essere consapevoli e creare meno rifiuti”. Ecoalf che negli ultimi dieci anni ha riciclato 200 milioni di bottiglie di plastica trasformandole in zaini, giacche e altri indumenti che possono durare anche oltre 30 anni, per il Black Friday lancia un video che mostra come l’industria tessile stia rovinando l’ambiente, ma soprattutto dando utili consigli per cercare di migliorare l’attuale situazione.
“Riparare, scambiare, donare e riciclare sono soluzioni semplici che possiamo adottare come individui”, dicono.
Rifò, giovane brand pratese di moda ecosostenibile, al posto del Black Friday lancia il Green Friday: per tutta la settimana devolverà 5 euro per ogni prodotto acquistato, contribuendo alla raccolta di fondi di Fashion Revolution, il movimento internazionale per cambiare radicalmente il modo con il quale i vestiti vengono prodotti e acquistati.
Vestiaire Collective, sito web leader nella rivendita di articoli di moda e lusso vintage, invita invece i suoi clienti a partecipare alla sfida della circolarità, incoraggiandoli a vendere articoli da venerdì a domenica in cambio di un voucher da spendere entro il 31 dicembre.
A.B.
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