Continua la discesa dei dati sui casi di Coronavirus che la protezione civile fornisce puntualmente ogni giorno. Ottocentottanta i nuovi positivi, il calo si conferma per la terza volta di seguito, scendendo addirittura sotto quota mille. Diventano quindi complessivamente 94.067 i malati in Italia, ma il 65% è in isolamento domiciliare per cui solo il restante 35%, circa 28mila persone, presenta sintomi necessitanti di ricovero. Anche le terapie intensive sono state alleggerite oggi di 170 posti letto. Purtroppo il numero delle vittime è ancora eLievemente superiore a ieri invece il numero delle vittime, 604, che sommandosi ai precedenti decessi innalzano il totale a 17.127 da inizio epidemia. S’impennano i guariti, 1.555 in giorno, che portano il totale a oltre 24mila.
Con la morte di altri cinque professionisti, sale a 94 il numero complessivo dei medici che hanno perso la vita a causa del coronavirus. Anche gli infermieri pagano un alto tributo in termini di vite perse, 26 dall’inizio dell’epidemia. Ed è la categoria sanitaria con il maggior numero di positivi: il 52% di tutti gli operatori. Salgono intanto a 12.681 gli operatori sanitari contagiati dal nuovo coronavirus. Lo rende noto il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, sulla base degli ultimi dati dell’Istituto superiore di sanità.
Notizie positive anche dalla Lombardia, la regione più colpita dal Covid-19 in termini di contagi e di morti: i nuovi positivi sono 791 in un giorno, contro i 1.079 di ieri. E calano ancora anche i ricoverati in terapia intensiva, meno 38 nelle ultime 24 ore. Preoccupa ancora Milano, dove l’eventuale dilagare dell’epidemia costringerebbe a rivedere tutti i piani di graduale uscita dall’emergenza. I dati dell’anagrafe comunale e dell’Istat indicano infatti una mortalità quasi tre volte superiore alla media di questo periodo dell’anno, che a sua volta fa supporre che i positivi siano 10 se non 15 volte superiori a quelli accertati dai tamponi.
Buone nuove anche dal Lazio, dove i nuovi contagi in un solo giorno scendono da 151 a 118, con un trend che per la prima vota scende sotto la soglia del 3% di incremento. Bene anche Roma con 26 casi contro i 39 di 24 ore fa. Numeri che danno corpo alle previsioni degli epidemiologi che hanno fissato il traguardo del “zero contagi” nella Capitale già per fine Aprile. Anche se questo non significherà un liberi tutti, perché se non vengano rilevati nuovi casi non significa che il virus sia scomparso dalla circolazione. Meno bene i numeri della Toscana, dove in un giorno salgono da 154 a 172 i nuovi contagi, a conferma anche qui da quanto preventivato dagli esperti che hanno indicato proprio questa regione come l’ultima destinata ad uscire dall’emergenza coronavirus, per essere stata anche tra le ultime ad aver registrato la circolazione del virus.
Intanto in attesa che la situazione generale consenta di liberare gli italiani dalla quarantena arriva il numero verde gratuito 800.99.14.14 per offrire supporto psicologico agli anziani che vivono soli e che l’emergenza coronavirus costringe in casa. Il numero è raggiungibile da telefono fisso ed è operativo dal lunedì alla domenica dalle ore 14.00 alle ore 19.00. A lanciare l’iniziativa sono Senior Italia FederAnziani, WINDTRE e SIPEm SoS, la Società Italiana di Psicologia dell’Emergenza che, con la sua rete di professionisti attivi su tutto il territorio nazionale, risponderà alle chiamate di quanti hanno bisogno di una voce amica, di un sostegno psicologico per attraversare questa fase di isolamento.
“Non è un ‘tana libera tutti'”, avverte Gianni Rezza direttore del dipartimento di malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in conferenza stampa alla Protezione Civile. ” Finalmente sembra che si inizi a vedere una diminuzione del numero di nuovi casi: Siamo cauti ma la curva tende a scendere in basso ed è un primo respiro di sollievo. Questo dato sembra confortare le stime, ma teniamo sempre a mente che questo virus rimarrà nella popolazione anche se calano i casi”.
L’Italia ha superato la fase di picco di Covid-19 e il 19 maggio raggiungerà il traguardo ‘zero decessi’, salvo un allentamento delle misure di distanziamento sociale o un rimbalzo dei contagi. E il totale dei decessi registrati nel nostro Paese sarà di 20.300 al 4 agosto 2020. E’ quanto stima l’Institute for health metrics and evaluation (Ihme), organizzazione indipendente della School of Medicine dell’Università di Washington, che fornisce i dati alla Casa Bianca, e che ha pubblicato oggi le proprie previsioni sull’evoluzione della pandemia in Europa. Dai numerosi grafici contenuti nel rapporto si evince inoltre che il superamento della fase di picco non riguarda tutte le regioni: la Calabria infatti lo raggiungerà oggi e la Puglia il 16 aprile.
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