Una conditio sine qua non che Carlo Calenda non è disposto ad accettare. Il fondatore di Azione, questa mattina dopo aver letto sui giornali i commenti relativi all’ipotesi di una sua candidatura al posto di primo cittadino della Capitale, ha affidato a twitter i suoi commenti. L’intenzione di presentarsi contro la Raggi, al momento unica (ri)candidata alle amministrative della prossima primavera, a Roma, c’è. Ma niente ricatti dal partito che ha deliberatamente lasciato dando vita nel novembre 2019 ad ‘Azione’: “Se, poi, il Pd apoggia la mia candidatura a Roma, non smetterò di fare opposizione al Governo in mode fermo ma costruttivo”, sottoscrive in un Tweet, mettendo i puntini sulle ‘I’ perché “è bene chiarirsi prima”. Oltre all’intervista di Michela Di Biase (Pd) che chiede a Virginia Raggi di fare un passo indietro, mentre il collega del Movimento Luigi Di Maio, ospite dell’Annunziata su Raitre, conferma la sua linea di ricerca di dialogo e alleanza con i democratici anche a livello locale (quindi per le comunali capitoline del 2021), c’è anche il retroscena che vuole la segreteria Pd intenzionata a chiedere a Calenda una linea più morbida con il M5s e il governo. L’obiettivo è tenerlo nell’alleanza. Ma la risposta del viceministro per lo sviluppo economico nei governi Letta e Renzi, ora eurodeputato, è chiara: “Articoli e virgolettati spiegano che appoggio a eventuale candidatura da parte del Pd dipende da “ammorbidimento dei toni verso il Governo”. Bene chiarirsi prima. Non esiste. Continuerò a fare opposizione al Governo in modo fermo ma costruttivo. Qui si parla di Roma”. E poi sulle parole di Di Biase: “Mi pare di capire che la questione non siano più le primarie ma la necessità si trovare un candidato comune con i 5S. Piano piano lo scenario si va chiarendo”.“ Intanto oggi, sollecitato da Virginia Raggi il M5s romano riunisce virtualmente attivisti ed eletti. Dovrebbero esserci anche Alessandro Di Battista, suo grande sostenitore, e Paola Taverna, due anime del Movimento con idee opposte. Un’idea della sindaca per compattare il M5s attorno alla sua figura.