“Caotica gestione” della prima fase della pandemia: l’Italia,secondo il settimanale tedesco Der Spiegel, avrebbe collezionato una serie di errori fatali che sarebbero la causa delle migliaia di morti per infezione da Covid-19. Dalla Germania arriva il reportage che mette sotto accusa governo e istituzioni, “errori documentati” e volutamente “nascosti”. “Era possibile evitare questi morti?”, si chiede il settimanale amburghese nella sua versione online. Forse no, ma la massiccia opera di “insabbiamento” denunciata alla Procura di Bergamo da oltre 500 famiglie italiane impone una riflessione. “K’Italia avrebbe reagito in ritardo e in modo sbagliato alla pandemia”, scrive Der Spiegel. Il Paese è stato travolto, perché i piani di crisi erano vecchi e pieni di lacune. Gli errori commessi sono stati insabbiati. Per questo sono morte delle persone? Genitori, nonni, coniugi?” Aggiungono gli autori del servizio che “l’ex premier Conte ed il suo ministro della Sanità sono stati già ascoltato, mentre da mesi vengono alla luce nuove omissioni. Da tempi non è più questione di tragici casi singoli, m di un fallimento generale. E di insabbiamento”. ‘Der Spiegel’ riferisce che gli avvocati dei familiari di molte vittime hanno già consegnato agli inquirenti numerosi dossier nei quali viene elencato un gran numero di errori ed omissioni: “Da una parte dei documenti emerge che gli esperti avevano avvertito già alla fine di febbraio 2020 che era in corso una epidemia con un tasso di contagio superiore a 2,0, vale a dire che ogni e stava contagiando almeno altre due persone. Era un allarme-slavina, che evidentemente non è stato ascoltato’. Stando al reportage, “troppi pazienti dal decorso leggero hanno preso il posto di ammalati gravi, con la conseguenza che i medici di sono trovati a combattere una battaglia persa in partenza”. C’era anche la carenza di mascherine e di altri dispositivi di protezione, così come si sarebbe mancato di individuare i focolai negli studi medici e nelle case di cura per anziani. Questo documento di 102 pagine “non foveva essere una resa dei conti” ma “un aiuto per gli altri Paesi”. Invece, incredibilmente, è stato ritirato solo un giorno dopo la sua pubblicazione. A breve, “la magistratura deciderà se e contro chi sarà presentata denuncia: potrebbe diventare uno dei processi del secolo”, con i parenti delle vittime parte civile. Molti di loro, riferisce il settimanale tedesco, “si erano riuniti già l’anno scorso in un gruppo su Facebook sotto il nome “Noidenunceremo”, che in tempi brevissimo ha raggiunto i 70mila iscritti. Da allora se ne sono aggiunti a migliaia, desiderosi di liberare la loro rabbia ed iniziare a elaborare il proprio lutti. Intanto, viene fuori anche leggendo il settimanale amburghese che “il piano pandemico nazionale non era stato più attualizzato dal 2006, nonostante il governo nazionale si fosse impegnato in tal senso e che solo poche settimane prima della deflagrazione della pandemia del coronavirus aveva segnalato all’OMS di essere perfettamente pronta per una situazione grave”. Senonché, già nel maggio 2030 l’OMS constatava che “senza essere preparata ad un tale flusso di pazienti, la prima reazione degli ospedali è stata improvvisata, caotica e creativa’.
E.R.
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