In cima alla classifica, oltre a Pepsi e Nestlé, anche la società olandese-britannica Unilever, tra i principali sponsor della Cop26, il vertice globale sul clima che inizierà il 31 ottobre a Glasgow, in Scozia.
Per il report, il quarto incentrato sull’inquinamento prodotto dalle multinazionali, sono stati realizzati controlli in 45 Paesi. Secondo l’organizzazione, i partecipanti hanno raccolto 330.493 rifiuti di plastica e il 58 per cento di questi apparteneva a un brand di una multinazionale.
“Le aziende inquinanti stanno trasferendo tutti i danni alle prossime generazioni – si legge nel report – e a pagarne le conseguenze saranno soprattutto i giovani dei Paesi del sud“. Nelle conclusioni, l’ong esorta i governi a obbligare le aziende a ridurre l’utilizzo della plastica. L’invito è rivolto anche alle multinazionali, affinché rivedano i loro piani di produzione e distribuzione e siano più trasparenti nelle comunicazioni del loro impatto ambientale. (agenzia Dire)
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