Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Taranto Martino Rosati ha archiviato nei confronti di Michele Misseri l’accusa di aver ucciso la nipote quindicenne Sarah Scazzi ad Avetrana il 26 agosto 2010. Lo riferisce lo stesso gip in un’intervista esclusiva alla Gazzetta del Mezzogiorno e al Tg1. Già nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, fatto notificare dalla Procura di Taranto il primo luglio scorso, a carico di Michele Misseri non compariva più l’accusa di omicidio.
Del delitto, nonché di sequestro di persona, sono accusate la moglie e la figlia di Michele, Cosima Serrano e Sabrina Misseri, mentre Michele Misseri, insieme alle due donne, ad un fratello e ad un nipote, è accusato della soppressione del cadavere di Sarah. “I dubbi che fosse davvero lui l’assassino – dice tra l’altro nell’intervista Rosati – li ho avuti sin dal momento in cui l’ho interrogato nell’udienza di convalida del fermo. E i dubbi che ho avuto io li hanno avuti, penso, tutti coloro che erano presenti”.Nell’inchiesta sono imputate 13 persone, tra le quali quattro avvocati accusati a vario titolo di favoreggiamento personale, intralcio alla giustizia e infedele patrocinio. E’ stata stralciata invece la posizione di altri tre indagati, accusati di false informazioni al pm, che dovranno attendere la definizione del processo di primo grado sul delitto. Nella prima udienza preliminare dinanzi al gup del Tribunale di Taranto Pompeo Carriere, svoltasi il 29 agosto, gli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia, difensori di Sabrina Misseri, hanno depositato una richiesta di rimessione del processo per incompatibilità ambientale. Il giudice ha sospeso il processo, rinviando l’udienza al 10 ottobre prossimo e trasmettendo gli atti alla Cassazione che dovrà decidere in merito alla richiesta di rimessione del processo. Misseri non ha saputo indicare con precisione l’arma con la quale è stata uccisa Sarah Scazzi né dove l’avrebbe eventualmente nascosta: sarebbero questi due motivi per i quali il gip di Taranto ha firmato il decreto di archiviazione dall’accusa di omicidio nei confronti dell’agricoltore di Avetrana, accogliendo la richiesta avanzata dalla Procura. Il decreto, composto di una sola pagina, è in fase di notifica alle parti interessate. Michele Misseri inizialmente aveva dichiarato agli investigatori di aver strangolato Sarah con una corda; poi aveva parlato di una cintura. Più di recente l’agricoltore è tornato ad indicare quale arma del delitto una corda, che però non è stata mai ritrovata, così come la cintura.
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