Si sa che Sanremo è sempre Sanremo e che ogni anno le polemiche – prima, durante e dopo l’attesa manifestazione canora – riempiono quotidiani, rotocalchi e pagine web. E, a volte travalicano anche i confini geografici. Quest’anno ad aggiungere benzina sul fuoco ci si sono messe pure le elezioni. E non è ancora acqua passata perché siamo solo all’inizio della 63esima edizione del Festival tutto italiano. Ovviamente è la politica a ravvivare la fiamma, e a far scatenare la prima contestazione è inaspettatamente (o forse prevedibilmente) la tanto attesa esibizione di Maurizio Crozza. Il comico genovese, pochi minuti dopo l’inizio della sua imitazione di Berlusconi, è interrotto al grido di “ Basta politica a Sanremo” e “Vai a casa”. E giù fischi a profusione. Polemiche, sempre polemiche. È costretto a intervenire Fabio Fazio: “Lasciatelo finire – chiede – Dobbiamo divertirci e non approfittare del festival per farci notare con due urli”. Crozza può quindi riprendere il suo show rispettando le regola della par condicio: da Berlusconi si trasforma prima in Bersani, poi in Ingroia e ha concluso con Monti. E finalmente finiscono le polemiche, tanto che il pubblico dell’ Ariston gli tributa una vera e propria ovazione. Fazio, prima di congedarlo, lo ringrazia unitamente a “tutto il pubblico che ci ha aiutato a riconoscere due persone, peraltro già note (i disturbatori, ndr), che hanno cercato di farsi notare ancora di più questa sera”.
Ma aldilà di tutte le opinioni e i giri di parole, come sempre sono i numeri a dettare la vittoria o la disfatta di un’impresa. E i numeri fanno vincere questo festival un po’ più politico del solito. La prima parte della serata, infatti, è stata vista da 14.196.000 spettatori, raggiungendo il 47,60% di share. La seconda parte ha raggiunto addirittura il 53,53% di share, con 8.146.000 spettatori. Quindi l’ascolto medio della prima serata si è attestata sul 48,3%.
L’ anno scorso il festival di Morandi e Celentano ottenne nella prima serata 14.378.000 spettatori e il 48.51% di share nella prima parte e 8.451.000 con il 55.24% di share nella seconda. La media ponderata dello share fu del 49,60%.
Per dirlo in parole povere, rispetto all’anno scorso la media dei telespettatori è stata più alta, mentre la media dello share è calata, ma di un solo punto.
Per essere solo la prima serata, l’obiettivo dichiarato dal direttore di Rai1 Giancarlo Leone, di collocarsi a metà tra il 38% della crisi del festival del 2008 e l’ exploit del 47% dello scorso, non solo è stato raggiunto, ma ampiamente superato.
C.D.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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