Dai contrafforti dell’Himalaya fino al mare della Cina meridionale: oltre 4mila chilometri attraverso sei paesi nuotando lungo i fiumi asiatici. E’ l’impresa, a dir poco spericolata, di un 28enne francese, Remi Camus, ideata per sensibilizzare l’ opinione pubblica sull’importanza dell’ acqua potabile.
“Sono partito su ‘ invito del mondo’, dei suoi popoli, dell’ ambiente e delle deturpazioni che vengono fatte ai suoi danni. Io cammino, corro, nuoto ai limiti delle mie forze fisiche per una causa nobile – ha spiegato Camus da Phnom Penh, la capitale cambogiana dove ha fatto scalo – Mi sono buttato in acqua l’8 ottobre in Cina, alla frontiera del Tibet – ha raccontato Camus – il fiume là è turbolento, con rapide, gole, canyon dove ho anche battuto il record di velocità a nuoto (37 km/h)”.
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