Al PalaRuffini del capoluogo piemontese è andato in onda l’ennesimo capitolo di una saga veramente “beautiful”: quella del nostro fioretto femminile. Ancora dominatore. Capace di fare bottino pieno nella quarta tappa della Coppa del Mondo: sia l’individuale con la Errigo che la prova a squadre sono state annesse ad un regno che, veramente, non sembra conoscere più confini. Ma quel che più conta è che questa ennesima messe di successi è arrivata in assenza non solo di Ilaria Salvatori, ma anche di Elisa Di Francisca, oro olimpico ma frenata all’ultimo dall’influenza, e di Valentina Vezzali che, dopo l’impegno elettorale, è alle porte della seconda maternità (obiettivo dichiarato: ritornare competitiva per Rio 2016), ossia tre quarti della macchina da guerra che aveva conquistato l’oro a Londra. È la dimostrazione che il movimento gode di ottima salute non solo sfornando talenti senza soluzione di continuità ma addirittura atlete già pronte a misurarsi con le big dell’arma e a farlo senza neanche far rimpiangere le più blasonate colleghe. Beatrice Durando, Alice Volpi e, sia pur limitatamente alle qualificazioni, Carolina Erba: queste le nuove leonesse del fioretto in rosa, in grado di affiancare la pluridecorata Arianna Errigo che, a 24 anni, si muove in pedana con la sicurezza della veterana e vanta un palmarès da far arrossire chiunque non si chiami Vezzali o Di Francisca. La Errigo, ancora priva di un proprio maestro dopo la non indolore separazione da Giovanni Bortolaso, aveva prima conquistato l’oro individuale annichilendo in finale la russa Yulia Biryukova con un eloquente 15-8, poi il capolavoro nella prova a squadre con Austria e, soprattutto, Germania e Francia ( qui straordinaria la Errigo, capace di rimontare partendo da 33-40 sotto). Prima dell’atto conclusivo, ovviamente contro le russe. Il 45-35 per le azzurre parla chiaro. Il Dream Team, costretto sui binari dell’equilibrio fino a metà contesa, a seguito di un parziale di 5-0 della Durando, ha preso il largo senza doversi guardare più dietro. E con il successo torinese fanno quattro vittorie in altrettante tappe della Coppa del Mondo a squadre. E con l’ulteriore novità del cambio alla guida tecnica con Andrea Cipressa al posto di Stefano Cerioni, ironia della sorte, nuovo Ct della squadra russa. La Errigo, inoltre, con la vittoria nella prova individuale ha ulteriormente puntellato il suo già cospicuo vantaggio in classifica generale e sembra ormai avviata a fare il tris in Coppa del Mondo dopo i successi del 2009 e dell’anno scorso. Per la brianzola un gran momento e un promettente inizio d’anno che indica come la 24enne abbia saputo metabolizzare con successo le tante novità: da quella tecnica di cui si faceva cenno a quella logistica con la decisione di stabilirsi a Grottaferrata per poter anche frequentare l’Università a Roma ( corso di Laurea in Tecniche Ortopediche). Felicissima, Arianna, ha dichiarato che: “Sì, vincere fa sempre piacere. E io, quest’anno, mi ero già imposta a Danzica. Ma farlo qui, in Italia, è tutta un’altra storia. Credetemi.” Quanto alla scelta di un nuovo maestro, l’azzurra tiene a precisare che: “Si tratta di una scelta molto delicata per me per cui voglio prendermi tutto il tempo che serve per una decisione del genere. Per ora vado avanti così.” E gli uomini? Non sono certo rimasti a guardare le illustri colleghe. A Bonn, infatti, sempre nel quadro delle prove di Coppa del Mondo, il fioretto maschile ha, addirittura, monopolizzato il podio nell’individuale con il livornese Stefano Baldini capace di imporsi al bresciano Andrea Cassarà per 15-14 al termine di una finale dalle mille emozioni. Podio completato dal siciliano Giorgio Avola, battuto da Cassarà in semifinale. Al termine, sentite dediche a Stefano Simoncelli, argento olimpico a Montreal 1976 e scomparso in settimana. Buone notizie anche dalla sciabola maschile: il napoletano Diego Occhiuzzi, già argento olimpico a Londra, nella tappa di Coppa del Mondo a Mosca si è arreso solo in finale di fronte al temibile padrone di casa, Kovalev, per 15-13. Sì, il sole sembra proprio non voler smettere di splendere sul regno della nostra scherma.
D.P.
Napoletano, 44 anni, giornalista professionista con 17 anni di esperienza sia come giornalista che come consulente in comunicazione. Ha scritto di politica ed economia, sia nazionale che locale per diversi giornali napoletani. Da ultimo da direttore responsabile, ha fatto nascere una nuova televcisione locale in Calabria. Come esperto, ha seguito la comunicazione di aziende, consorzi, enti no profit e politici. Da sempre accanito utilizzatore di computer, da anni si interessa di internet e da tempo ne ha intuito le immense potenzialità proprio per l'editoria e l'informazione.
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