Ancora pochi giorni e il caldo asfissiante che sta tormentando la penisola da più di un mese avrà una tregua, ma ora che si avvicina il fatidico giorno di ferragosto cosa accadrà agli Italiani che vanno in vacanza?
Il caldo da record portato dalle correnti sahariane durerà fino al prossimo fine settimana con temperature che sfioreranno ancora una volta i 37/38°, mentre il caldo percepito a causa dell’afa continuerà essere anche superiore. Tuttavia nel corso del week end Acheronte sarà scalzato da correnti d’aria più fresche di provenienza atlantica. Il problema è che lo scontro tra l’aria fresca e quella calda sarà causa di fortissimi temporali, nubifragi con grandinate e possibili trombe d’aria. Seconde le previsioni meteo questi fenomeni dovrebbero verificarsi soprattutto nelle regioni del Piemonte, Lombardia, Emilia occidentale, Toscana, Appennini e zone interne.
Tuttavia nonostante il caldo terribile Federalberghi ha registrato un aumento del trend turistico rispetto allo scorso anno. Gli stabilimenti balneari segnano un incremento delle presenze fino al 30%, Riccardo Borgo, presidente del Sindacato Italiano Balneari, ha dichiarato: “Ci auguriamo che questo trend positivo continui pure ad agosto, che anche quest’anno si conferma il mese preferito dagli italiani per le vacanze. Già oggi, però, possiamo affermare che i primi due mesi estivi del 2015 sono stati i migliori dell’ultimo decennio“.
Così dopo la piovosa estate del 2014 e nonostante il caldo e la crisi sono 30,4 milioni gli Italiani che vanno in vacanza quest’anno, circa l’8,6% in più rispetto allo scorso anno. Di questi l’81% (quasi 25 milioni) rimarranno in Italia, mentre nel 19% (oltre 5 milioni) andranno all’estero. Inoltre anche se dati sulla crescita del Mezzogiorno sono drammatici, il 48% degli Italiani sta scegliendo per la proprie ferie estive soprattutto le Regioni del Sud. La più gettonata è la Sicilia, seguita da Sardegna, Puglia e Calabria. Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi però invita a non illudersi: “Bene gli affari, ma non facciamoci illusioni. Vedere che il 48% degli italiani sta scegliendo per le ferie soprattutto il Sud, quale punto nevralgico del riscatto di un’intera area, ci rafforza nel convincimento che l’Italia ha ancora tante doti turistiche da valorizzare. Servono investimenti cospicui”.
Pacchetti vacanza e offerte dell’ultim’ora fanno scendere la spesa stimata per le ferie, 786 euro possono bastare per una vacanza comprensiva di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti, in lieve calo rispetto ai 790 euro stimati nel 2014, ma la durata media è di 8 notti rispetto alle 9 notti del 2014.
Aumentano anche le presenze di turisti dall’estero, per i quali si prevede una crescita tendenziale pari al 2,5%, “Ma non bisogna illudersi o crogiolarsi negli allori” continua Bocca di Federalberghi “la prosecuzione dell’incremento della clientela estera conferma l’ottimo rapporto qualità-prezzo del sistema italiano e l’aumento degli italiani “fa sorridere” gli operatori che comunque restano con i piedi per terra. L’Italia ha bisogno di investimenti cospicui nel settore e di un piano robusto di ristrutturazioni e di promozione. Passaggi indispensabili per consentire al sistema turistico nazionale di fare in modo che i timidi segnali positivi diventino un consolidato e strutturato aggregato economico, capace di farci rapidamente risalire la classifica mondiale dei Paesi a maggior vocazione turistica“.
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