Sabato 26 novembre 2016. I cubani si sono svegliati come storditi: la notizia della morte del Lider Maximo, annunciata con grande commozione dal fratello Raul alla tv di stato poco dopo la mezzanotte, ora locale, era attesa. Ma rendersi conto di quello che è appena successo per loro è difficile. Nessuna reazione scomposta: molti restano chiusi in casa ad ascoltare notizie. Il Comandante in Capo della Rivoluzione Cubana Fidel Castro Ruz, 90 anni, si era ammalato una decina di anni fa.
Il corpo di Fidel è già stato cremato sabato e Cuba ha proclamato nove giorni di lutto, fino al giorno dei funerali che si svolgeranno funerali si svolgeranno il 4 dicembre a Santiago, per l’uomo che ha segnato la storia del suo Paese per quasi sessant’anni diventando un’icona della politica della sinistra radicale nel mondo intero.
Castro è nato il 13 agosto 1926 alla Finca las Manacas, vicino Biran, dov’era la casa paterna oggi trasformata nel 2002. Figlio del proprietario terriero spagnolo Angel Castro e della cubana Lina Ruz, ha terminato il percorso di studi a L’Avana, nella prestigiosa scuola gesuita di Belen, periodo che incide fortemente nella sua formazione culturale, così come in quella di suo fratello, Raul. Qualche anno dopo la laurea in legge si candida alle presidenziali, progetto subito frustrato per il golpe del 10 marzo di Fulgencio Batista. La sua risposta è l’assalto alla Caserma della Moncada, il 26 luglio 1953. Per Fidel fu un disastro: i ribelli vennero catturati e 80 di loro fucilati. Castro è condannato a 15 anni di prigione e, nella sua difesa finale, pronuncia il famoso discorso su ‘La storia mi assolverà’, in cui delinea il suo sogno rivoluzionario. Dopo il carcere, amnistiato, va in esilio negli Usa, poi in Messico: è qui che conosce Ernesto Guevara. Insieme al ‘Che’, Raul ed altri 79 volontari, nel ’56 sbarca nell’isola a bordo del ‘Granma’. Il gruppo, sorpreso dalle truppe di Batista, viene decimato: in 21 riescono a rifugiarsi nella Sierra Maestra. I due anni di guerriglia mettono alle corde il dittatore. Il 1/o gennaio 1959, i ‘barbudos’ entrano trionfalmente a L’Avana. Castro lo fa qualche giorno dopo. Fino al trionfo della ‘revolucion’, l’isola viveva del commercio con Washington. Dopo la presa del potere di Fidel, il paese divenne un campo di battaglia della ‘guerra fredda’. Cuba riesce comunque a resistere al duro embargo americano e ad un attacco militare, quello della ‘Baia dei Porci’, organizzato dalla Cia formato da cubani reclutati all’estero. E’ poi stata al centro della crisi dei missili nel 1962 che ha rischiato di trascinare il mondo in una guerra nucleare mondiale. Forte di un inossidabile carisma e affascinante capacità oratoria, Fidel è stato per decenni il ‘nemico numero uno’ di Washington: con il risultato che, mentre accresceva la sua dipendenza dall’Urss, appoggiava i movimenti marxisti e le guerriglie in America Latina ed in Africa, diventando tra i leader del movimento dei Paesi non Allineati. Nel frattempo, si sposa con Dalia Soto del Valle. Hanno cinque figli: Alexis, Alexander, Alejandro, Antonio e Angel. Il ‘lider maximo’, con una vita privata nella quale realtà e mito s’intrecciano, è ‘sopravvissuto’ a dieci presidenti Usa e – ha più volte ricordato – a 600 attentati. Perfino nel crepuscolo del suo mandato, Fidel e il sistema politico cubano sono riusciti nel bene e nel male a resistere alla disintegrazione socialista e al crollo dell’Urss nel ’91. Per i cubani, Castro è stato il ‘Comandante’, oppure semplicemente Fidel, sul quale sono state costruite tante ‘storie’: “non dorme mai”, “non scorda nulla”, “è capace di penetrarti con lo sguardo e sapere chi sei”, “non commette sbagli”. Castro ha d’altro lato esibito una devozione per le cifre e dati, nascondendo caratteristiche come il pudore e lo scarso interesse, raro per un cubano, per la musica e il ballo. Ha sempre avuto una salute di ferro fino all’improvvisa e grave emorragia all’intestino avuta al rientro di un viaggio dall’Argentina poco prima di compiere 80 anni. Malato, dopo aver delegato il potere al fratello Raul – prima in modo provvisorio il 31 luglio 2006, poi definitivamente nel febbraio 2008 – ha così cominciato il conto alla rovescia verso la fine di una vita leggendaria.
L’era di Fidel si scioglie lentamente, in mezzo a una nuova Cuba ogni volta più ‘raulista’, tra una serie di riforme economiche e la mano ferma del potere sul fronte politico: di sicuro una transizione, la cui portata è però difficile da capire. La data chiave della nuova era è il 17 dicembre 2014: quel giorno, a sorpresa e con la mediazione di Bergoglio, L’Avana e Washington annunciano il ‘disgelo’ bilaterale. Fidel assiste da lontano al ‘deshielo’, ogni tanto scrive qualcosa ribadendo concetti quali la ‘sovranità nazionale’ e il ‘no all’impero’. Ma in sostanza a dettare il ritmo dei cambiamenti ormai è Raul. ‘Ucciso’ più volte dalle reti sociali, e con lunghi periodi di assenza dal pubblico, i limiti al suo mandato Fidel li aveva fissati nel 2003, rivolgendosi ai cubani: “Rimarrò con voi, se lo volete, finché avrò la consapevolezza di potere essere utile, se prima non lo decide la stessa natura. Né un un minuto prima né un secondo dopo”.
Con Fidel Castro forse muore, ancora una volta, Che Guevara che della rivoluzione cubana e dei grandi rivolgimenti segnati dal comunismo è rimasto il simbolo più popolare, consegnato tra le icone della storia da una fine eroica. Le loro vite si sono intrecciate per una decina di anni, dal 1955, Sconfitto il tiranno Batista, il primo gennaio 1959 il gruppo dei ‘barbudos’ cubani entrarono trionfalmente all’Avana. Passò il tempo, e Guevara ebbe diversi incarichi di prima linea nell’isola, soprattutto in campo economico, inclusa la guida del ‘Banco nacional’. Poi, era il 1965, le loro strade si divisero quando il comandante argentino decise di lasciare l’isola per missioni segrete prima in Congo poi in Bolivia dove mentre tentava di creare focolai guerriglieri in mezzo all’assoluta indifferenza dei ‘campesinos’, fu catturato e ucciso dall’esercito locale nel 1967.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Salva il mio nome, email e sito web in questo browser per la prossima volta che commento.
Δ
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
© Copyright 2020 - Scelgo News - Direttore Vincenzo Cirillo - numero di registrazione n. 313 del 27-10-2011 | P.iva 14091371006 | Privacy Policy