A pochi giorni dalla sua fine, il 2016 si conferma l’annus horribilis per la musica internazionale: dopo David Bowie e Prince, Glenn Frey, chitarrista degli Eagles e Leonard Cohen, il giorno di Natale ci ha lasciato anche George Micheal, per un’apparente “insufficienza cardiaca”.
Secondo quanto riportato dal manager, il mito del pop sarebbe morto “serenamente in casa sua”, “in circostanze non sospette” ha sottolineato la polizia. Ma secondo quanto ha affermato sul ‘Daily Telegraph’ Fadi Fawaz, celebrity hairdresser e compagno del mito del pop, Micheal potrebbe essere morto per un’overdose di eroina. È stato proprio Fadaw ad averlo trovato a letto privo di sensi: “Dovevamo fare insieme il pranzo di Natale”, racconta l’uomo al quotidiano londinese. “Sono andato a casa sua per svegliarlo ma era già spirato, l’ho trovato che giaceva pacificamente a letto. Non sappiamo ancora cosa sia esattamente successo. Recentemente tutto era diventato molto complicato, ma George aspettava con trepidazione il Natale e io anche. Adesso è tutto rovinato. Vorrei che la gente lo ricordasse per quello che era, una persona magnifica”.
Ed infatti la notizia della sua morte ha lasciato sgomenti migliaia di fan che nel quartiere di Highgate, a nord di Londra hanno continuato a portare fiori, biglietti, qualche candela, fino davanti alla porta dell’abitazione.
Il celebre cantante britannico, che ha cavalcato l’onda del successo negli anni ’80, ha lasciato un segno profondo nella storia del pop, sia come fondatore, insieme ad Andrew Ridgeley, della celebre band degli ‘Wham!‘, sia in seguito nella sua carriera da solista. In un messaggio lasciato davanti alla sua casa di campagna nel villaggio di Goring-on-Thames, nel South Oxfordshire, Tracy ha scritto: “Caro George, il mio cuore è a pezzi, te ne sei andato troppo presto”. E ancora: “La tua musica e il tuo spirito vivranno in eterno”.
Georgios Kyriacos Panayiotou, questo il vero nome dell’icona del pop, aveva recentemente scoperto dei filmati inediti che dovevano andare a comporre il film documentario ‘Libertà’ che George Michael avrebbe lanciato nel marzo 2017 e che ora si trasforma nel testamento artistico della star.
Anche l’Italia ha voluto omaggiare il cantante, la cui statuetta è stata prontamente inserita nel presepe napoletano.
P.M.
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