Dop, Igp, Stg. Sigle per intenditori del buon bere e del buon mangiare italiano. Se parliamo di vini, tra Docg (denominazione origine controllata e garantita), Doc (denominazione di origine controllata) e Igp (indicazione geografica protetta), vantiamo 524 vini dall’origine, gradazione e bouquet differenti.
Sono invece 299 i prodotti a marchio Dop (denominazione di origine protetta), Igp (indicazione geografica protetta) e Stg (specialità tradizionale garantita).
Vi sembrano pochi? Allora sappiate che l’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari con certificazione di qualità che risponde a un sistema di tutela introdotto dalla legislazione europea nel 1992. Ma nel Bel Paese il marchio dop, per promuovere e tutelare il nostro agroalimentare, risale a trent’anni prima (1963).
Il sistema delle Indicazioni Geografiche dell’Ue, infatti, favorisce il sistema produttivo e l’economia del territorio; tutela l’ambiente, perché il legame indissolubile con il territorio di origine esige la salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità; sostiene la coesione sociale dell’intera comunità. Allo stesso tempo, grazie alla certificazione comunitaria si danno maggiori garanzie ai consumatori con un livello di tracciabilità e di sicurezza alimentare più elevato rispetto ad altri prodotti.
Oggi nasce il primo portale web istituzionale dedicato alle varie denominazioni con 823 pagine, una per ogni denominazione. Un enorme patrimonio informativo disponibile on line per i consumatori e i turisti. È stato presentato questa mattina dal Mipaaft, alla presenza del Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, il sito dopigp.politicheagricole.it, on line in italiano e in inglese dal primo agosto.
Saranno finalmente resi disponibili sul web, e a breve anche sul mobile attraverso un App dedicata, tutti i prodotti di Denominazione che caratterizzano ciascuna delle nostre regioni: 823 prodotti dell’agroalimentare con specifiche sulle caratteristiche, metodi di produzione e aree geografiche di nascita. Un patrimonio informativo, tratto direttamente dai disciplinari di produzione, ora facilmente fruibile da turisti, curiosi e addetti ai lavori. Un progetto innovativo, per Target (mette insieme Consumatori, Turisti, Operatori Economici), per le Tematiche (Valorizzazione, Educazione, Nuove Tecnologie), per l’Approccio (condotte survey dedicate per raccogliere le esigenze degli Operatori) e per le Informazioni (il patrimonio dei disciplinari reso fruibile ad un vasto pubblico).
“I prodotti Dop e Igp rappresentano uno strumento di tutela delle eccellenze italiane e delle produzioni legate al territorio ma anche un’attrattiva per il settore turistico con importanti ricadute sull’economia locale. Lo sviluppo del territorio è sempre più connesso a quelle che sono le sue tipicità. Dobbiamo continuare a lavorare sulla promozione, l’innovazione e la tutela. Unire i prodotti agroalimentari al turismo. Celebrare il made in Italy nel mondo”, dichiara Centinaio. “Il mondo oggi chiede informazione attraverso la rete ed è in questa direzione che ci dobbiamo muovere, per cogliere appieno il potenziale che offre il digitale. Questo portale può contribuire a rafforzare l’immagine delle DOP e delle IGP e attrarre visitatori che vogliono mangiare, bere, vivere ciò che offrono i nostri territori”.
Il Mipaaft, con il portale Dop-Igp, continua sulla strada della promozione del turismo e dell’agricoltura attraverso le nuove tecnologie e il digitale, strumenti sempre più richiesti dagli utenti – siano essi consumatori o turisti – che utilizzano il web per ricercare informazioni sui nostri prodotti di qualità, piuttosto che su luoghi e beni di attrattività turistica del nostro Paese.
Il Portale può diventare una opportunità per i tanti Territori e Denominazioni che rappresentano un Patrimonio del nostro Paese, talvolta ancora poco esplorato. Tutti i prodotti e territori, con questo Portale, hanno occasione di essere allo stesso modo presenti in rete, di farsi conoscere, creare rete. Il Ministero sta già lavorando, per quanto riguarda l’App a integrare i dati sugli Agriturismi riconosciuti dal Mipaaft e i dati relativi ai Beni Culturali.
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