Mesi prima del disastro aereo del volo Germanwings precipitato in Francia, l’Agenzia Ue per la sicurezza aerea (Easa) aveva chiesto alla Germania piu’ controlli, anche medici. Lo riferisce la Commissione Europea in un comunicato dove non vi e’ indicazione del periodo del sollecito. L’Easa aveva rilevato in Germania dei casi di non conformità ai “regolamenti europei in materia di sicurezza aerea, in particolare nel campo della supervisione medica”. Sul mancato rispetto delle direttive europee la Commissione ha di fatto avviato alla fine del 2014 una procedura nei confronti di Berlino.
La vicenda assume importanza alla luce delle prime conclusioni sul disastro dell’A320 Germanwings precipitato in Francia, la cui perdita sarebbe stata provocata intenzionalmente dal copilota Andreas Lubitz, che avrebbe diretto l’apparecchio contro il fianco di un rilievo delle alpi francesi approfittando della temporanea assenza del comandante, provocando la morte di 149 persone, oltre alla sua.
Lubitz aveva sofferto in passato di episodi di grave depressione e per questo motivo avrebbe interrotto per un periodo il suo addestramento; secondo la Lufthansa, proprietaria di Germanwings, il copilota – che il giorno del disastro avrebbe dovuto essere in malattia ma che non ha mai consegnato il relativo certificato alla compagnia – era “in grado al 100% di volare”.
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