Angelino Alfano, ha lanciato, seppur velatamente, l’ennesimo guanto di sfida a Silvio Berlusconi. L’intento è quello di evitare che la frattura creatasi all’interno del Pdl diventi insanabile evitando al tempo una crisi di Governo che porterebbe inevitabilmente a elezioni anticipate. Elezioni che a giudizio del reggente e facente funzioni del maggior cartello di centrodestra, ” deleterie non solo per il Paese ma anche per il partito e per lo stesso Cavaliere”. Decadenza o meno, dichiara Alfano ai microfoni di SkyTg24 azzarda :”Chiederemo a Berlusconi di continuare a sostenere il governo. So per certo che nella sua mente, mente di una persona responsabile, alberga forte il senso di responsabilità nei confronti del Paese”. “Il cittadino Silvio Berlusconi – continua il Vice premier – ha ancora delle cartucce da sparare, l’ ordinamento giuridico italiano prevede ancora delle possibilità per il cittadino Berlusconi. Il caso non è chiuso. Mi auguro che Berlusconi non sia sottoposto alla decadenza”. Nessuna Maginot politica dunque per evitare il peggio al suo referente politico ma solo la più banale delle attenzioni al “cittadino” Berlusconi. Mettti in lista d’attesa e aspetta fuori della porta. Per chi conosce Berlusconi quelle di Alfano sembrano dicharazioni da sucidio almeno per quanto riguarda il suo futuro all’interno della casa Pdl-Fi.
Agli occhi di molti le parole di Alfano, più che una richiesta, sono sembrate una minaccia. Allo stesso Silvio Berlusconi le dichiarazioni del suo, fino a ieri, fedelissimo delfino sembrano non essere piaciute. E la risposta del Cavaliere non si è fatta attendere: attraverso un messaggio ai senatori governisti del Pdl, li ha invitati a “non commettere errori che li segnerebbero per tutta la vita”. “Se si contraddicono i nostri elettori, non si va da nessuna parte. Anche Fini e altri ebbero due settimane di spazio sui giornali, ma poi è finita come è finita”. E alla stessa responsabilità invocata da Alfano si appella il presidente del consiglio Enrico Letta che proprio oggi non ha potuto fare a meno di lanciare una frecciata, nemmeno tanto velata, a Berlusconi per assicurare lunga vita ai lavori del Governo. “Continuo a non vedere quali alternative serie per il Paese ci siano intorno alla “cupio dissolvi”: non porta a niente, e oggi far scendere l’aereo non serve a nessuno e non cambia nulla neanche al Pdl. Mischiare le due vicende non porta da nessuna parte, avvita solo la crisi”. Nell’intervista rilasciata domenica ai microfoni di Sky Angelino Alfano si è detto, inoltre, preoccupato per le scelte e le visioni “radicali ed estremistiche” che stanno emergendo all’interno del Popolo delle Libertà, scelte che laddove prevalessero sarebbero difficili da far capire agli italiani. Tranquillizza, poi, chi vede e vuole l’imminente scissione interna al partito: “lavoreremo per non spaccare e crediamo che ancora non sia stato deciso nulla. Non abbiamo nessuna idea di fare nuove cose – continua Alfano parlando delle discussioni nel Pdl in vista del prossimo Consiglio nazionale – vogliamo un partito unito. Stiamo lavorando per l’unità, ma un grande insegnamento di Berlusconi di questi anni è la costruzione di un grande centrodestra e un grande centrodestra deve somigliare alla Casa delle libertà. Io non credo a chi propugna lo splendido isolamento“.
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