Alitalia non è pronta per il decollo

L’ostacolo insormontabile sembra quello relativo agli esuberi di personale: Etihad, nei mesi scorsi, puntava al licenziamento di 2.251 persone, per rendere la compagnia più snella e lanciarla più velocemente sul mercato delle rotte intercontinentali.

Dura le reazione dei sindacati, di fronte a questa richiesta. E nel faccia a faccia a tre -governo, sindacati, azienda- non si è ancora giunti, come sperato, alla dead line promessa per questa mattina. La proposta del ministro del Lavoro Giuliano Poletti di ricollocare in altre aziende più di mille lavoratori va ancora valutata.  

Nonostante si stia lavorando per ridurre a meno di mille i licenziameenti, esattamente sarebbero 980 a perdere il lavoro, la posizione del vertici della CGIL non è favorevole: “Non troviamo traccia, nelle dichiarazioni fatte ieri dai ministri, di una significativa riduzione nel numero degli esuberi”. A detta della leader Susanna Camusso, si tratterebbe di “una cessione di ramo d’azienda con licenziamenti collettivi, che non è mai stata fatta in altre aziende. Se le trattative non risolvono i problemi, non si può chiudere“. Non sono bastate neppure le rassicurazioni del ministro Giuliano Poletti, che ha parlato di duecentocinquanta assistenti di volo riassorbiti nei canali Alitalia-Etihad con un contratto di solidarietà e di 1021 lavoratori “ricollocati” con altre masioni.

Diversa la reazione della Cisl di fronte alla mediazione che il governo sta cercando di portare avanti, tra la compagnia araba e quella italiana. Il leader Raffaele Bonanni, che pure preme per un intervento diretto del Presidente del consiglio, ha chiesto  proprio al  Governo di “garantire anche per iscritto che i lavoratori verranno riassorbiti o collocati in altre aziende” e ha affermato che, a suo avviso, “bisogna chiudere entro oggi perché non si può andare avanti all’infinito”. Soluzione cui guarda con speranza anche l’UGL, che teme una debacle generale, qualora non si riuscisse a chiudere entro il week end la trattativa. Il ministro Maurizio Lupi, evidenziando come “il lavoro di questi giorni è stato buono, ora siamo al rush finale”, precisa anche che non si parla affatto di fallimento, ma di rilancio per una grande compagnia. Ed è ottimista anche l’amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio, che parla di una “prospettiva importante con Etihad”.